Infatti, dallo scorso 8 luglio 2013, ho ripreso servizio in Italia.
Inoltre sono, dallo scorso settembre 2013, il presidente di una ben nota associazione storica, la Casa della Memoria di Servigliano, molto attiva sul territorio.
Per mesi, pur onorato da queste novità, ho sentito la responsabilità di rappresentare l'istituzione scolastica lasciando parlare il docente e facendo tacere il blogger; allo stesso modo ho rappresentato il volere comune del Consiglio Direttivo della Casa della Memoria lasciando che a parlare e a scrivere fosse sempre il Presidente nella sua funzione di servizio al resto del gruppo, alla collettività, e alle istituzioni del territorio.
Continuerò così, senza mai tradire il mandato civile ed educativo che gli incarichi assunti mi assegnano.
Quando sono a scuola e parlo da insegnante parla solo l'educatore.
Quando sono ad una riunione in qualità di Presidente di un'associazione parla solo il presidente dell'associazione fedele al suo mandato.
Ma non vorrei rimanere privo di una libertà di espressione che ha sempre fatto parte del mio essere e alla quale non vorrei rinunciare.
E così ho deciso di riprendere a scrivere sul blog dove godo di un po' più di libertà e di un orizzonte più ampio di spazio.
Raccontare in libertà significa non rinunciare ad affrontare temi che, in altri luoghi e in diversi contesti, non posso considerare o non mi è data occasione di affrontare.
Raccontare è libertà.
Significa anche regalarsi, condividere, invitare al confronto.
Domani il primo post del nuovo ciclo.
Imperdibile, ovvio.
In attesa.................
RispondiEliminaSono contenta.
RispondiEliminaIn giro si urla troppo e a spropositpo, leggerò con piacere i tuoi post che sono sempre educati e civili
Serve tua autorevole opinione
RispondiEliminaEdoardo
Ne avevo bisogno...
RispondiEliminaMarta
Come lancio giornalistico non male
RispondiEliminaOra mi toicca riaprire il blog domani