Ogni volta che torno in Italia trovo che gli italiani vivono come se fossero soli al mondo.
In Italia la percezione di ciò che è il mondo globale non esiste.
Oggi in Italia c'è un gran parlare su Grillo, le primarie del PD con Renzi Vendola Puppato e Bersani, Berlusconi che un giorno "fa un passo indietro" e il giorno dopo ci ripensa e "scende in campo", le presunte primarie del PDL, con i giornalisti che parlano di queste cose come se, appunto, fossero cose serie, come se fossimo fuori dal mondo, e ci potessimo permettere di giocare ancora per anni come spesso abbiamo fatto.
Infatti i partiti non dicono nulla sui programmi, non fanno cifre, non dicono quale sarà lo stipendio degli italiani che lavorano, se saremo in Europa come partner o come colonizzati, come funzionerà Equitalia, un ospedale, o la scuola dei nostri figli.
Gli italiani invece di considerare tutto ciò parlano di questo o quel leader, dicono per chi NON voteranno, ma neanche i sondaggisti sanno per chi voteranno, e si scaldano, insultano gli avversari come se fossero divisi da barriere invalicabili senza pensare neanche un po' al fatto che tutte le leggi fatte in un anno dal governo Monti hanno avuto l'appoggio del 90% dell'arco parlamentare.
E chi l'ha votato l'arco parlamentare?
Per molti italiani sembra sia più facile essere tifosi che considerare seriamente la sorte del proprio Paese e prendersi una parte di responsabilità.
Per tanti, e comprensibilmente visto l'infimo livello dell'attuale classe politica, l'importante è "mandarli tutti a casa."
A nessuno viene in mente che cosa può succedere il giorno dopo l'eventuale, e peraltro condivisibile, azzeramento dell'attuale classe politica.
Grillo continua a dire che il suo è un movimento, ma un movimento non si candida alle elezioni: in tal caso diventa un partito come tutti gli altri.
Infatti se il Movimento 5 Stelle ottenesse la maggioranza utile per governare l'Italia il premier sarebbe del M5S. Ora chi sarebbe il candidato premier del 5 Stelle? E il ministro delle Finanze?
Grillo non vuole che i suoi vadano in televisione per un fatto molto semplice: chi va in televisione si espone con le sue idee, la faccia, i tic, la sua umanità, nel bene e nel male.
E' più facile votare chi non si vede, un po' come è più facile credere in un Dio che non si vede.
Se lo vedessimo, il Signore, sai le critiche, le domande, le richieste?
Ora una domanda: per un movimento-partito che aspira a governare l'Italia non sarebbe opportuno spiegare chi sarà a capo del governo e, soprattutto, con quale programma?
Il programma è in Internet, dice Grillo, ma perché la casalinga o il pensionato che non va in Internet non se lo può leggere e, soprattutto, non può parlare o vedere, insomma conoscere CHI E' il prossimo "salvatore della Patria" dopo Berlusconi per un quindicennio, e Monti per un anno?
E perché noi italiani abbiamo sempre bisogno di pensare ad un "Salvatore della Patria", da Cola di Rienzo in poi, e non siamo capaci di prevedere il giorno dopo le elezioni, ma solo il giorno prima degli esami?
E perché questa guerra civile che c'è solo in Italia la vediamo solo noi che veniamo dall'estero?
L'autoreferenzialità degli italiani, in un mondo sempre più globale, è davvero preoccupante.
Mi ricorda che il berlusconismo come metodo non è finito, che il ventennio fascista non è passato remoto, che siamo sempre più fuori dal mondo senza che nessuno dia un avviso o un allarme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada
Più che fuori dal mondo a me sembra che siano/siamo anestetizzati in una condizione soporifera che in effetti è più evidente quando torno da fuori. Vero...
RispondiEliminaLa gravità del momento imporrebbe la massima serietà, invece tutti a discutere di politica come fossero il Milan, la Roma e la Juve, cioè come tifosi di calcio che guardano le cose da uno stadio che sta sotto una campana di vetro. Tutto il resto non conta
RispondiEliminaMi sembra drammatico il fatto che questa volta non si sa er chi votare. A destra e a sinistra. Fosse un film il titolo sarebbe "l'ultima tragedia"
RispondiEliminaNon capisco perché preoccuparsi quando fino ad adesso nessuno si è preoccupato. Se qualcuno pensa che fino ad adesso il paese è stato governato si sbaglia di grosso. Monti è stato come Berlusconi
RispondiEliminaCiao, c'è una "leggerezza" nello stile di vita italiano che di per sé non è negativo. Diventa negativo quando è applicato alla politica, alle cose serie. In Italia si ride di tutto, si ride troppo. Saluti
RispondiEliminaPiù che l'eterna guerra civile è l'eterna commedia all'italiana...
RispondiEliminaOrmai in Italia si vota semplicemente tizio e caio, i nomi dei partiti vengono sostituiti dai nomi dei candidati e ormai i programmi, che dovrebbero essere la base per la scelta del voto, sono ridotti a slogan...
RispondiEliminaCiao Paolo, da un po' di tempo sei meno ottimista, mi sbaglio o cominci a pensare che la situazione è senza speranza? Se leggo i post di due anni fa era ben diverso.
RispondiEliminaE ora?
E' vero che ad ogni occasione noi italiani facciamo di tutto per perderla. E' successo tante, troppe volte, nella nostra storia, antica e recente. Ora c'è una splendida occasione per cambiare in meglio: ecco, è vero, mi sembra si stia facendo di tutto per perdere l'ennesima occasione e che il Paese intero, elettori compresi, non si renda conto della congiuntura e dei problemi che ci aspettano.
RispondiEliminaNon credo che sia autoreferenzialità quanto un'abitudine alla chiacchiera che si è fatta pettegolezzo, rissa, incomunicabilità e non riguarda solo la politica ma diversi aspetti della società
RispondiEliminaGrazie del post..... ma non c'è da preoccuparsi, ora berlusconi cambia il nome al partito e il gioco è fatto, grillo nomina un primo ministro, casini si allea con fini che si allea col cognato, renzi rottama sua suocera ed ecco un altro giro di giostra e si salvi chi può.....
RispondiEliminaAssuefatti.Molti italiani sono così, in flebo vegetativa fino a quando qualcuno non gli toglie da mangiare il che per molti sta già accadendo.
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