29 novembre 2012

Ogni volta che vado a Roma...

Il silenzio assordante dei cattolici.


Mercoledì 21 novembre un ragazzo di anni 15 di nome Andrea si è impiccato a Roma a casa sua. Era deriso ogni giorno da alcuni dei suoi "compagni di scuola" e alcuni di loro avevano aperto un sito a suo nome su Facebook per prenderlo in giro con foto manipolate e false frasi a suo nome. Su questo sito c'erano foto fatte di nascosto ad Andrea e derisioni pesanti, insulti, offese alla sua identità. Non sappiamo se Andrea era gay o anticonformista, ma sappiamo di che pasta sono fatti i cosiddetti "bravi ragazzi" che con le loro offese quotidiane lo hanno spinto a suicidarsi, lo hanno in pratica ucciso. E possiamo immaginare l'indifferenza degli altri compagni, l'omertà, il "tanto non succede a me" di tutti gli altri. Il funerale di Andrea si è svolto il 23 novembre nella chiesa di San Lorenzo fuori le Mura a Piazzale del Verano. La mamma ha detto: "Lo hanno crocifisso come Gesù, voglio giustizia."
Fa scandalo sulla vicenda il silenzio assordante dei cattolici.
P. S. : il Ministro Riccardi ha tra i suoi compiti istituzionali anche quello dell'integrazione. Non ha speso alcun impegno sul tema dell'omofobia mentre appare di continuo in televisione impegnato nel promuovere la linea politica di Montezemolo.


L'Italia e la sua immagine nel mondo, il mondo e il turismo in Italia.

Nel pomeriggio di giovedì 22 novembre in un pub di Campo de' Fiori a Roma c'erano una quarantina di turisti inglesi, mariti e mogli, quasi tutti tifosi del Tottenham, venuti per assistere alla partita della loro squadra con la Lazio per la competizione dell'Europa League. Una cinquantina di criminali, con il volto coperto dai caschi, ha tirato decine di pietre sui turisti, poi ha fatto irruzione nel pub e a colpi di spranghe di ferro, bastoni e tirapugni li ha massacrati di botte procurando loro fratture e ferite gravissime. Infine ha devastato il locale. Molti turisti venuti a Roma per una quieta giornata di vacanza e sport sono ancora ricoverati negli ospedali romani, altri sono stati rimpatriati e sono tornati per ricevere ulteriori cure a Londra. La Polizia italiana che indaga sul caso ha arrestato due persone legate agli ambienti della estrema destra e sta scoprendo un gruppo fascista trasversale alle due tifoserie della Roma e della Lazio. Durante la partita Lazio - Tottenham un folto gruppo di pseudo-tifosi laziali ha fatto il coro Juden -Tottenham intendendo insultare "come ebrei" giocatori e tifosi della squadra inglese. Il giorno dopo la stampa inglese ha definito Roma "la città più pericolosa del mondo" e il portavoce della comunità ebraica romana ha affermato che Roma è molto più pericolosa di Tel Aviv. Questa notizia ha fatto il giro del mondo e si può immaginare l'effetto che ha fatto su chi ha intenzione di andare in vacanza e sta decidendo dove andare. Il fatto è grave per molte ragioni:
1) sono stati feriti gravemente degli innocenti inermi con le loro famiglie;
2) è acclamato che esistono nella capitale d'Italia gruppi organizzati e violenti che si richiamano al fascismo e al nazismo e che praticano la violenza e ogni tipo di atto criminale;
3) si è dimostrato che questi gruppi non vengono colpiti dalla legge in modo adeguato e sono al di fuori del controllo delle Forze dell'Ordine che continuano a considerare tali gravi atti criminali come semplici episodi di tifo sportivo;
4) il danno d'immagine che ne deriva per la città di Roma e per l'Italia è devastante.
5) Altrettanto devastante il danno per movimento turistico e commerciale verso Roma e verso l'Italia.
In un periodo di crisi come questo tutti i paesi del mondo fanno a gara per accaparrarsi i turisti con prezzi bassi, offerte speciali e, soprattutto, un clima di coccole e cortesie. Da noi, invece, li prendiamo a sassate e a bastonate e li inviamo in ospedale. E tutto questo è tollerato e considerato "tifo" sportivo. Faccio presente che nulla era successo ai tifosi della Lazio a Londra nella medesima situazione. I turisti romani avevano riempito i pub londinesi senza incontrare alcun problema.

Mentre Roma precipita nel baratro del razzismo e della violenza, ieri per due ore la trasmissione televisiva Porta a Porta ci ha deliziati con il tema se Berlusconi "fa un passo indietro" o "scende in campo" e un giorno sì e uno no, mentre il mondo va avanti e progredisce, Bruno Vespa ci propone di scegliere tra Berlusconi, col suo corteo di Minetti ed escort di Via Olgettina, e Alfano. Fatto questo, secondo il nostro onnipresente conduttore, l'Italia può "ripartire".
Esattamente come negli ultimi 11 anni in cui ha governato l'ex-premier di Arcore...
Ricordate?


Mentre faccio il check-in scopro di avere 48 chili invece dei 40 previsti e l'hostess mi dice seria: "ha un po' di sovrappeso." "Sì, rispondo, sa è Natale e..." ma lei mi interrompe con un sorriso che mi riconcilia, almeno per un attimo, con la mia sofferta italianità.


Paolo Giunta La Spada
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12 novembre 2012

Ogni volta che torno in Italia.

Ogni volta che torno in Italia trovo che gli italiani vivono come se fossero soli al mondo.

In Italia la percezione di ciò che è il mondo globale non esiste.

Oggi in Italia c'è un gran parlare su Grillo, le primarie del PD con Renzi Vendola Puppato e Bersani, Berlusconi che un giorno "fa un passo indietro" e il giorno dopo ci ripensa e "scende in campo", le presunte primarie del PDL, con i giornalisti che parlano di queste cose come se, appunto, fossero cose serie, come se fossimo fuori dal mondo, e ci potessimo permettere di giocare ancora per anni come spesso abbiamo fatto.

Infatti i partiti non dicono nulla sui programmi, non fanno cifre, non dicono quale sarà lo stipendio degli italiani che lavorano, se saremo in Europa come partner o come colonizzati, come funzionerà Equitalia, un ospedale, o la scuola dei nostri figli.
Gli italiani invece di considerare tutto ciò parlano di questo o quel leader, dicono per chi NON voteranno, ma neanche i sondaggisti sanno per chi voteranno, e si scaldano, insultano gli avversari come se fossero divisi da barriere invalicabili senza pensare neanche un po' al fatto che tutte le leggi fatte in un anno dal governo Monti hanno avuto l'appoggio del 90% dell'arco parlamentare.
E chi l'ha votato l'arco parlamentare?
Per molti italiani sembra sia più facile essere tifosi che considerare seriamente la sorte del proprio Paese e prendersi una parte di responsabilità.

Per tanti, e comprensibilmente visto l'infimo livello dell'attuale classe politica, l'importante è "mandarli tutti a casa."
A nessuno viene in mente che cosa può succedere il giorno dopo l'eventuale, e peraltro condivisibile, azzeramento dell'attuale classe politica.

Grillo continua a dire che il suo è un movimento, ma un movimento non si candida alle elezioni: in tal caso diventa un partito come tutti gli altri.
Infatti se il Movimento 5 Stelle ottenesse la maggioranza utile per governare l'Italia il premier sarebbe del M5S. Ora chi sarebbe il candidato premier del 5 Stelle? E il ministro delle Finanze?

Grillo non vuole che i suoi vadano in televisione per un fatto molto semplice: chi va in televisione si espone con le sue idee, la faccia, i tic, la sua umanità, nel bene e nel male.
E' più facile votare chi non si vede, un po' come è più facile credere in un Dio che non si vede.
Se lo vedessimo, il Signore, sai le critiche, le domande, le richieste?

Ora una domanda: per un movimento-partito che aspira a governare l'Italia non sarebbe opportuno spiegare chi sarà a capo del governo e, soprattutto, con quale programma?
Il programma è in Internet, dice Grillo, ma perché la casalinga o il pensionato che non va in Internet non se lo può leggere e, soprattutto, non può parlare o vedere, insomma conoscere CHI E' il prossimo "salvatore della Patria" dopo Berlusconi per un quindicennio, e Monti per un anno?
E perché noi italiani abbiamo sempre bisogno di pensare ad un "Salvatore della Patria", da Cola di Rienzo in poi, e non siamo capaci di prevedere il giorno dopo le elezioni, ma solo il giorno prima degli esami?

E perché questa guerra civile che c'è solo in Italia la vediamo solo noi che veniamo dall'estero?
L'autoreferenzialità degli italiani, in un mondo sempre più globale, è davvero preoccupante.

Mi ricorda che il berlusconismo come metodo non è finito, che il ventennio fascista non è passato remoto, che siamo sempre più fuori dal mondo senza che nessuno dia un avviso o un allarme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada








1 novembre 2012

Politicamente spendibile.

La situazione italiana non cambia.
L'economia rimane irrimediabilmente in crisi. Molte fabbriche chiudono, i lavoratori dipendenti non hanno "una lira" e il commercio è in sofferenza. L'occupazione cresce solo nell'agricoltura.

La politica continua a fornire prestazioni indecorose: politici e presidenti di Regione, come Formigoni, incollati a poltrone, vitalizi e privilegi.
Una lunga serie di scandali e l'ex-premier Berlusconi che, invece di meditare su condanne e accuse pendenti in diversi processi, e ritirarsi come vorrebbe anche un comune senso del pudore, promette di voler prendere di nuovo il potere per continuare a fare quello che ha già fatto quando era al governo: annientare il potere giudiziario della Repubblica e passare alla dittatura con giudici asserviti e norme utili alle sue aziende, non all'Italia.

Le elezioni in Sicilia dimostrano che il Movimento 5 Stelle avrà un grande successo in tutta Italia. Bisogna capire quanto sarà politicamente spendibile tale successo.
Grillo, che in video chiede una specie di "aiuto" a tutti, forse per la prima volta capisce che un conto è ottenere il 20% alle elezioni, un conto è disporre di un personale politico preparato e pronto per governare, amministrare, dirigere i territori.
Come tutti dovremmo sapere è facile fare la rivoluzione, il giorno dopo si festeggia, ma poi è tutto più difficile, e qualche anno dopo tutti i nodi vengono al pettine.
L'ideale sarebbe il dialogo tra il Movimento 5 Stelle e il Centro Sinistra. L'altro giorno una rappresentante del 5 Stelle in televisione diceva che avrebbero detto sì o no a seconda delle leggi proposte in Sicilia. Mi sembra una posizione poco chiara e facilmente riconducibile ai consueti vizi attendisti della nostra politica.

Quando non si hanno le idee chiare si fa esattamente così: si aspetta che gli altri producano delle idee e poi si dice sì, o, più spesso, no: bello sforzo...
Continuo a pensare che il 5 Stelle sia una grande risorsa d'Italia, ma deve crescere e anche in fretta dandosi regole di trasparenza non solo sullo stipendio degli eletti, ma sul programma di governo che si vuole per il Paese.
Ho letto il programma 5 Stelle: è debole, incompleto, incerto; su scuola e politica estera va per slogan, peraltro scarsamente condivisibili o contraddittori.
Un altro problema è il personale politico. Sull'onestà come requisito fondamentale io concordo pienamente, ma non basta.
Bisogna essere preparati, svegli, conoscere le lingue straniere, avere cultura, sapere di produzione, economia, storia, organizzazione dello stato.

Ho l'impressione che si stia cadendo negli stessi errori che hanno dato all'Italia schiere di incompetenti con l'avvento della seconda Repubblica.
Ripeto: cambiare è necessario, ma non basta.
Anche nel 92/94 si era ansiosi di cambiare e poi il cambiamento è stato Berlusconi Bossi e Fini con una corte di "escort" e ladri, la Minetti e il Trota, e quelli che gli compravano la laurea in Albania con i soldi nostri...

L'Italia con Monti ha conosciuto un vero governo conservatore: di Destra.
Devastante per i ceti popolari e medi, per i lavoratori dipendenti, per i pensionati.
Ma ha conosciuto anche un personale politico che sa come riconquistare credibilità internazionale dopo le gaffe, l'incompetenza, la politica ridotta a saccheggio da parte dell'ex-premier e della sua corte di "escort" e "bunga bunga".

Manca il leader di Centro-Sinistra che dica chiaramente che cosa farebbe dell'Italia.
Sul ridurre i soldi ai pensionati, anche poveri, sono stati tutti d'accordo con Monti, Destra e Sinistra, e Renzi ancor più di molti altri.

Io le mie idee le ho scritte su Italy & World, da novembre 2011, quando la Sinistra inneggiava a Monti "liberatore", fino ad oggi.

Ma si potrebbe sapere in modo chiaro, al di là della simpatia per un personaggio o per l'altro, che Italia si va a votare, e perché?
Scuole, sicurezza, sanità, tasse, industria, Equitalia, fondo "salva-stati", costi della politica, abolizione del Senato, Regioni, Province, gestione aziende partecipate, energia, etica, ricerca, università, patrimonio culturale e artistico, missioni all'estero, politica estera, euro ed Europa, commercio, liberalizzazioni, giustizia, televisioni, conflitto di interesse, legge elettorale, ambiente, immondizia, biogas...
Dateci cifre per favore, non chiacchiere...

RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada