26 agosto 2018

Gli italiani hanno scelto la mediocrità.




Sono reduce da un viaggio in Inghilterra. Ho visitato il campus di una università che sembra essere tra le prime 5 in Europa per le scienze sociali.  
Il campus sorge su 200 acri, cioè quasi 81 ettari di terreno. 
Campi verdeggianti, un grande lago artificiale, fontane e piazze, palestre e campi sportivi, grattacieli, dozzine di dipartimenti dove studiano 14.000 studenti.
Lo studente senior che ci ha guidato nella visita ci ha mostrato una realtà consistente e viva, con lati deboli e aspetti da migliorare, ma straordinariamente dinamica e molto lontana da come si presentano le università italiane.
Non parlo solo della qualità degli studi, spesso elevatissima anche da noi, ma del fatto che campus universitari così in Italia non esistono, mentre nel Regno Unito, ma anche in molti altri paesi del mondo più evoluto, ne esistono moltissimi.
Tali campus sono infatti considerati la base necessaria e imprescindibile di ogni sviluppo tecnologico, scientifico e sociale per ogni nazione moderna.
Le classi dirigenti di ogni nazione civile investono i loro capitali in questi campus che, tra l'altro, offrono un ritorno economico elevato grazie alle rette pagate dagli studenti, alle donazioni private e alle facilitazioni statali.
Le classi dirigenti italiane, invece, non hanno fatto nulla per migliorare gli asset delle nostre scuole e delle nostre università.
Inoltre, se si segue il quotidiano dibattito politico, sembra che l'unico problema per i politici al governo siano 4 poveretti su una nave nel porto di Catania, e colpisce che gli italiani, in piena deriva morale e culturale, nutrano una spiccata simpatia per questi politici oggi al governo.
Certo, le premesse per il fallimento c'erano tutte: Salvini, Di Maio o Meloni non sono laureati, la gran parte dei nostri politici, di tutti i partiti, non lo è. 
Molti di loro non sanno che cosa significa avere una laurea scientifica, o tecnologica, hanno una ridotta o inconsistente conoscenza della storia, dell'economia, della società. Non hanno mai lavorato. Non hanno viaggiato, se non per brevi vacanze, e non conoscono le lingue straniere. 
Piuttosto hanno studiato come fare una battuta azzeccata in un talk-show televisivo e questo sanno farlo benissimo.
Il loro livello è il livello degli italiani di oggi: parolai, faciloni, in una parola mediocri.
Segno di una crisi che va avanti da decenni e che ha condotto ad un diffuso analfabetismo funzionale, cioè alla condizione di chi non riesce a capire un saggio storico, scientifico o letterario, anzi non riesce a capire neanche un editoriale su un quotidiano.
Con la diffusione dell'ignoranza ci sarebbe da aspettarsi massicci investimenti su scuole e università, selezione e formazione dei docenti e dei dirigenti, reperimento delle risorse per una rivoluzione in positivo del sistema formativo.
Niente di tutto questo.
E l'economia?
Continuiamo a parlare di alcuni immigrati su una nave mentre il Paese si avvia al declino, le infrastrutture non reggono e crollano, il sistema industriale è a pezzi, il clima sociale è pessimo, il confronto civile inesistente.
Non esiste un piano economico e industriale, una pianificazione del territorio, un'indicazione strategica sugli asset fondamentali di una nazione.
Scegliendo politici chiacchieroni e illusionisti gli italiani mostrano di aver scelto la mediocrità, e di subire l'effetto di una  propaganda-sonnifero che li avvelena ogni giorno di più.


6 commenti:

Russel ha detto...

Non ci salveranno di certo Salvini e Di Maio

Edoardo ha detto...

ma io una cosa vorrei capire. Salvini anche oggi ha parlato da premier e in effetti Di Maio sembra il vice premier. Ma noi italiani me lo spiegate perchè dobbiamo pagare lo stipendio (e che stipendio! ) a Conte???
Me lo spiegate?
Siamo un paese unico al mondo

Stefano Parrettini ha detto...

Bisogna distinguere tra italiani che lavorano e tengono la baracca in piedi e classe dirigente.
Le classi dirigenti in Italia hanno prodotto lo sfascio del sistema.
Salvinii è il prodotto di questo sfascio
Non sorprende che l'Italia è all'ultimo posto per risorse all'istruzione
E' voluto

Admin ha detto...

Tutti paesi hanno problemi, ma il livello politico espresso oggi in Italia è vergognoso.
Che due diplomati che non sanno fare niente dirigano l'ottava economia del mondo è come affidare i figli a una baby sitter che è un serial killer
La cosa che spaventa è il livello della stampa, e soprattutto della classe imprenditoriale, a parte magnifiche eccezioni una casta che non si pone mai alcuna responsabilità concreta nei confronti del paese.
La società affonda nella maleducazione e quel che è peggio la gente non se ne renda neanche conto, l'arroganza fa parte della nuovs moda

Max B. ha detto...

"Non conoscono le lingue straniere"

Non conoscono neanche l'italiano!

Anonimo ha detto...

Più il popolo diventa ignorante più ama i leader ignoranti