30 aprile 2012

1° maggio.

Dedicato ai ragazzi che raccolgono i pomodori in Italia.

This is a video recorded in Boreano (PZ, Italy) on August 2011.
In the territory of Venosa, Basilicata region, every summer hundreds of workers from West Africa find a place to stay. They come here looking for some day of work, mainly as farmers picking up tomatoes. They are recruited only through bosses and they are paid unlawfully depending on how much they can do.
This video is the result of the encounter of some youngmen from Burkina Faso who happened to be in Boreano to work in agriculture, and some artists, videomaker and social researchers of Venosa.
The author of the text and the protagonist of the video is Daise B, a student of high-school in the region of Emilia Romagna and young hip hop author of texts.
The situation in which workers work in Boreano has been made public many times. In this video, maybe for the first time, Boreano is told by one of those workers. His words tells us of emigration from Africa, colonialism, delusion after the arrival in Europe, exploitation, racism, desire of redemption.
Italy&World

26 aprile 2012

Libera l'Italia in 4 mosse.

1) Riforma elettorale. Il bipolarismo in Italia non ha funzionato. Berlusconi per vincere le elezioni si alleava con Bossi, Casini, Fini, Storace, Santanchè e Mastella. Ultimamente per salvare i numeri anche con Scilipoti e Di Gregorio. Prodi per vincere si alleava con Bertinotti, Di Pietro, Diliberto, Pecoraro Scanio, D’Alema e Mastella (che si alleava con chiunque ed era specializzato nell’acchiappare poltrone da destra, dal centro e da sinistra). Si sa come sono finiti i governi di centro-sinistra, travolti dalla confusione e dalle dissidenze interne; e quelli di centro-destra, composti da un’accolita di divoratori di appalti, tangenti e poltrone e famosi per le allegre “cortigiane” al seguito. Si vietino le alleanze pre-elettorali: era meno peggio la cosiddetta prima Repubblica quando c’erano DC, PCI, PLI, PSI, MSI, ecc. e chi vinceva, vinceva. La politica torni ai partiti politici, basta con i partiti azienda che cambiano nome ad ogni elezione, vendono fumo e fanno solo chiacchiere. La formula possibile: sbarramento al 5% e forte premio di maggioranza al partito che vince le elezioni; ripristino delle preferenze elettorali e del diritto degli italiani a scegliere le persone che vogliono e non i raccomandati, i “figli di”, le “amichette di”.

2) Riforma costituzionale del Parlamento. In Italia il Senato è un inutile doppione della Camera, non serve. Inoltre ci sono 630 deputati e 315 senatori. Nessun Paese al mondo ne ha così tanti. Abolizione del Senato. Camera con 500 deputati, non uno di più, in linea con i numeri delle nazioni più civili e progredite.

3) Riforma globale del mondo radiotelevisivo e dell’informazione: più mercato e meno monopolio. Liberalizzazione totale dell’etere e legge sul conflitto di interessi.

4) Riforma della politica. Finchè i “posti” della politica sono poltrone da 15.000 euro al mese o 20.000 euro al mese in politica si impegneranno sempre i pescecani, i mafiosi, i riciclatori, i disonesti, gli arrampicatori sociali, i figli di quello, vedi il trota (16.000 euro al mese), e l’amica di quell’altro (vedi la Minetti, anche lei 16.000 euro al mese). Non basta ridurre a due mandati la carriera politica (misura comunque sacrosanta). Bisogna rendere non appetibili gli stipendi di assessori e presidenti comunali, provinciali e regionali, deputati, ministri e senatori. Se tutti questi signori guadagnassero 3.000 euro al mese molti farabutti lascerebbero la politica e noi italiani festeggeremmo un nuovo anniversario della Liberazione.

Paolo Giunta La Spada

24 aprile 2012

La notte prima del 25 aprile

E’ la notte prima del 25 aprile, ma non riesco a sentire l’emozione della notte del 24 aprile 1945.
Pur celebrando la nostra ricorrenza civile nazionale, a cui sono molto affezionato e che mai dimentico, con un padre partigiano in Grecia e decorato della Resistenza, 43 anni nell’Arma, 16 mesi di fame e di guerra contro i nazisti, oggi in Italia sembra di vivere altre atmosfere: poca libertà e scarse speranze di cambiamento.

Gli italiani sono preoccupati per la crisi, i soldi sono pochi per tutti o, meglio, quasi tutti.
L’ex-premier, per esempio, tra i più ricchi del mondo secondo la rivista Fortune, paga, lo ha detto lui stesso il 22 aprile 2012, quaranta “escort” che allietano le sue serate con spettacoli in casa di tipo “burlesque”, come lui stesso ha riferito. Come tutti sanno il burlesque finisce sempre con lo strip-tease finale.
Gli italiani hanno votato per quasi 20 anni una persona che la sera si occupa di “ragazzette” e minorenni, dopo due divorzi all’attivo, e che invece di pensare a governare telefona alla Minetti, a Lele Mora e a Ruby, da lui dichiarata nipote di Mubarak alla Questura per farla prendere in consegna dalla Minetti, pur essendo la giovane magrebina accusata di furto e di prostituzione.
Queste 40 ragazze che l’ex-premier “aiuta” con molti soldi, 7.000 euro a settimana alla sola Ruby per non farle dire ciò che sa in tribunale, sono tutte molto belle e dall’aria, come dire, un po’ “equivoca”.
L’ex-premier non ha mai aiutato quelle bruttine o non disposte a svestirsi per spettacoli di “burlesque”. Chissà perché.

Ma si sa, molti italiani si lamentano. Non che piacesse Berlusconi, mi dicono molti negozianti, per carità, sono costretti a dire visto lo spettacolo di sé che ha dato e dà l’ex-premier, però almeno c’era la speranza di “campare” che in italiano strettissimo significa una cosa sola: non pagare le tasse.
E poi diciamolo: che abbiamo risolto, mi dicono gli stessi negozianti e il tassista che ho incontrato all’aeroporto, lo spread non è sempre uguale?

Con la Sinistra divisa tra Grillo, Bersani, Renzi, Vendola e Di Pietro, usato sicuro, rottamatori, snobisti, astensionisti, ognuno a coltivare il suo orto, senza guardare a ciò che succede all’orizzonte, la Destra è pronta a riprendersi il governo dell’Italia: le operazioni sono già iniziate.
La Trappola è scattata, leggetevi i sondaggi di gradimento politico di novembre e di oggi, e quello che Italy & World ha scritto lo scorso gennaio 2012 (La trappola, prima e seconda parte).
Alfano, imbeccato dall’ex-premier, ha detto che cambierà il nome al partito e gli italiani ci cascheranno ancora, o meglio ci vogliono cascare.
Il nostro è il Paese della doppia morale. In chiesa la domenica, la corruzione al lunedì. Gli scandali, le ruberie, le tangenti, gli appalti truccati, gli sprechi, gli accordi con la bassa politica, la mafia e la camorra.
Questa è l’Italia.
Il Paese più bello e straordinario del mondo dove la gente onesta che paga le tasse è derubata ogni giorno da cricche politiche, lobbies rapaci, disonesti organizzati in leghe del nord e del sud, partiti e cosche feudali che nessun governo ha voglia di governare.

Paolo Giunta La Spada