11 dicembre 2015

Le regole le fanno in Europa?

L'attuale premier ha reso un grande servigio a tutti i presunti "populisti" d'Italia quando, a proposito del risparmiatore morto suicida, ha detto che purtroppo "le regole le fanno in Europa"...
L'ha detto lui.
Non Grillo; non Salvini...

Ci sarebbe da considerare la drammatica perdita di sovranità che il nostro Paese sta subendo da anni, ma sorvoliamo: siamo buoni, è Natale... 


Proviamo invece un rapido ragionamento:
se le regole, come lui stesso ammette, le fanno in Europa, è pure vero che quelle regole sulle banche sono state votate da tutti gli europarlamentari del suo partito, il PD. 
Questo è un fatto, non un'opinione.
E allora come fa a dire una cosa del genere?
Alle normative europee infatti partecipano tutti i Paesi europei, l'Italia quelle regole le ha appoggiate, ora il premier non dovrebbe far finta di "cadere dal pero".


A meno che non voglia dirci che gli europarlamentari italiani stanno a Bruxelles a "scaldare le sedie", mangiare cioccolatini belgi, e non capirci nulla perché neanche parlano le lingue straniere (tutte cose che si potrebbero ragionevolmente sospettare).

Insomma: se anche le regole si facessero in Europa vorremmo capire il Governo che ci sta a fare...

Prendessero esempio da Angela Merkel che, quando deve fare gli interessi del popolo che rappresenta, prende il telefono e parla direttamente a Putin. In russo, e sì, perchè Angela Merkel conosce perfettamente anche il russo. 

E Putin può parlargli in tedesco. Sì, perchè Putin conosce benissimo anche il tedesco.

Ma noi abbiamo una grande Governo, un grande premier e una grande classe politica, non è vero?




14 ottobre 2015

Una favola per i bambini piccoli...

La favola dei colori 

(Sottotitolo: Come nacque l’arcobaleno)





C’era una volta il colore bianco che incontrò il colore nero.
Il colore bianco disse: "Vattene via, sporco e sudicio! Io sono chiaro come il giorno e bello come i vestiti da sposa".

Il colore nero rispose: “Che stolto che sei! E’ vero che hai il colore del giorno: quando si lavora, si fatica e si soffre! Io invece ho il colore della notte quando si sogna dolcemente, i grilli cantano e gli innamorati parlano d’amore! E poi se ti piace tanto il tuo colore perchè tenti sempre di abbronzarti?"

Il bianco si inalberò: "Come ti permetti? Il tuo colore rappresenta la morte!"

"Non è vero. Bianco è il colore della morte sul viso di chi è malato e muore!"

Il colore nero non riuscì a continuare perchè a quel punto arrivarono tutti gli altri colori: il giallo, l’arancione, il blu, l’azzurro, il lilla, il marrone, il rosso, il rosa, il verde e molti altri.

Il rosa disse pieno d’orgoglio: “Mio è il fiore più bello: la rosa! E rosa sono le albe e i tramonti."

Lo interruppe l’arancione: “Albe e tramonti? I più belli hanno il color dell’arancio!”

Intervenne il rosso, tutto paonazzo in viso: “Come vi permettete? E’ risaputo che il cielo più bello è quello che si tinge di rosso! E rosso è il colore del fiore più bello!”

Il verde, verde di rabbia anche in faccia, spinse via il rosso: “Io, il verde, sono il colore più bello! Potreste mai vivere senza il verde dei prati e degli alberi? Il verde è il colore della speranza.”

Il blu si irritò: “Ma quali tramonti... Ma quali prati!... Il cielo blu è la cosa più bella che esista nell’universo!”

Giunse anche l’azzurro, il fratello più piccolo del blu che sembrava un puffo: “Ma sta' zitto! Il cielo azzurro è bello, non il blu!”

Il giallo, giallo d’itterizia anche in viso, disse: “Senza di me non ci sarebbero i tramonti e le albe più belle e non vedreste neanche le luci del sole sulle montagne o i bellissimi girasoli.”

Intervenne il marrone: “Mie sono le montagne, i tronchi degli alberi, la cioccolata, la pelle abbronzata...”

Il marrone non riuscì a finire la frase. Il lilla lo spinse via: “Ma sta zitto! Io sono il colore più bello!...” Anche lui non riuscì a finire la frase.

I colori iniziarono a spingersi e a picchiarsi.

Fu una guerra terribile e per un periodo molto lungo tutti soffrirono: non ci fu nè il giorno, nè la notte e non si vedeva un solo colore in giro.

Poi, dopo molto tempo, i colori ebbero nostalgia l’uno dell’altro.

Facendo la pace potevano godere della grande bellezza di ognuno di loro.

Si unirono e fu così che nacque l’arcobaleno.

Il bianco pregò il nero di sopraggiungere con la notte per dargli un po’ di riposo e il  nero chiese al bianco di dargli ogni notte una spruzzatina di stelle e un po’ di luna.

Perchè se non ci fosse la notte nera le stelle non brillerebbero. 

Così ogni colore tornò a farsi vedere e da allora la vita è molto più bella. 

Copyright Paolo Giunta La Spada riproduzione riservata


8 ottobre 2015

10 cose che giornalisti e politici non dicono...

 10 cose che giornalisti e politici non dicono...


1) L'Italia è al 73° posto nel mondo per libertà di stampa. Infatti come attesta il 2015 Press Freedom Index: "The situation of journalists worsened dramatically in Italy in 2014, with a big surge in attacks on their property, especially cars. A total of 43 cases of physical aggression and 7 cases of arson attacks on homes and cars were reported during the first 10 months of 2014. Unjustified defamation suits also rose, from 84 in 2013 to 129 in the first 10 months of 2014. Elected public figures filed most of these lawsuits, which constitute a form of censorship".

2) L'Italia è oggi il Paese in Europa che ricorre di più al cosiddetto "voto di fiducia", cioè al voto del Parlamento per far passare una legge che il Governo vuole, ma senza discussione parlamentare.

ANNI
GOVERNO
LEGGI APPROVATE
VOTI DI FIDUCIA
%
1996-1998
Prodi I
463
42
9,07%
1998-1999
D'Alema I
201
4
1,99%
1999-2000
D'Alema II
75
1
1,33%
2000-2001
Amato II
167
0
0,00%
2001-2005
Berlusconi II
753
42
5,58%
2005-2006
Berlusconi III
153
23
15,03%
2006-2008
Prodi II
112
38
33,93%
2008-2011
Berlusconi VI
274
45
16,42%
2011-2013
Monti
113
51
45,13%
2013-2014
Letta
36
10
27,78%
-2014
Renzi
67
30
44,78%

Quello sopra, fonte L'Espresso-La Repubblica, è il quadro dei voti di fiducia dal 1996 ad oggi. Nel 2015 la situazione è peggiorata e siamo al 52%  di leggi approvate senza alcun emendamento, o così, o niente. 

3) I soldi per i servizi sociali destinati agli italiani sono drasticamente ridotti: meno scuola e meno sanità per tutti. Le chiamano riforme, ma sono tagli.  Giganteschi. Che mettono a rischio il diritto allo studio e alla salute dei cittadini...

4) La scuola è uno dei settori dove le bugie sono state più numerose e grandi. Nessuno dice che "durante la giornata mondiale dedicata agli insegnanti, la rete Eurydice ha pubblicato una raccolta di dati sugli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto europei, dal livello pre-primario a quello dell’istruzione secondaria superiore in 36 paesi europei dal titolo: "Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe – 2014/2015".
Tra i dati della ricerca emerge che ad esempio un insegnante tedesco delle scuole secondarie superiori può arrivare a uno stipendio lordo massimo di 63 985 € all’anno, mentre un insegnante bulgaro dello stesso livello di istruzione arriva al massimo della sua carriera a guadagnare 6 626 € annui lordi. Gli insegnanti del Lussemburgo sono quelli che percepiscono gli stipendi lordi annui più alti arrivando a un massimo di 125 671 €. Gli insegnanti italiani, in generale, sono tra quelli che hanno uno scarto minore tra lo stipendio annuo lordo minimo e massimo. Un insegnante di liceo, per esempio, guadagna, a inizio carriera, 24 669 € e, a fine carriera, arriva al massimo a 38 745 €; mentre un insegnante francese inizia con uno stipendio di 25 228 € per arrivare poi a un massimo di 47 477 €". Lordi, s'intende. E al netto delle tasse diventano magrissimi...
In sostanza l'Italia è il Paese europeo che paga peggio gli insegnanti. E' evidente che, quando si paga pochissimo, i migliori se ne vanno. Gli altri rimangono, vivono le frustrazioni quotidiane, si portano la carta igienica da casa e sopperiscono con professionalità alla carenza di mezzi e all'insipienza delle norme. 
A volte resistono eroicamente, e con la massima efficienza, in un mondo scolastico che quasi mai riconosce il loro valore...
5) Sul sito del PD è scomparso il programma elettorale del 2013, è scomparso il programma per la scuola che era completamente diverso dalla riforma che abbiamo visto. Questo non si chiama "promettere una cosa e farne un'altra"?

6) Il Sindaco Marino ha le sue colpe, ma sorprende che abbia tutti contro.
Viene il dubbio che non goda di appoggi politici da parte dei poteri forti, delle mafie, dei potentati locali, delle lobby partitiche, dei "palazzinari" romani che per anni hanno costruito tutto quello che volevano (e si vede come hanno ridotto l'antica Grande Bellezza).
Roma è invivibile, ed è ancora bellissima solo in centro e in pochissimi angoli residenziali. Per il resto, ha periferie tra le più brutte e trascurate d'Europa.


7) Non si può identificare chi dice la verità, o chi critica, con "un gufo", o con qualcuno che "non vuole cambiare", o con qualcuno che "non vuole il bene dell'Italia".
Gli italiani amano l'Italia, ma vogliono essere liberi di far emergere le verità, criticare, esprimere il dissenso.
La criminalizzazione di ogni tipo d'opposizione in questo Paese è un serio rischio per la democrazia.

8) Si afferma sempre di più un "partito della nazione" dove destra e sinistra convivono benissimo e c'è un unico programma:
"spartirsi la torta".
Lo dimostra il fatto che le istituzioni politiche hanno conservato tutti i loro privilegi mentre il Paese è chiamato a sacrifici gravissimi.

9) In politica estera continua la dipendenza italiana dall'asse franco-tedesco e da un'Europa che ci rappresenta sempre meno. 

10) In questi giorni si parla di bombardamenti in Irak.
Nessuno scrive che la civilissima e potente Germania, capacissima di badare alla sua indipendenza di giudizio politico, ha dichiarato di non partecipare ai bombardamenti.
Eppure hanno chiesto di partecipare anche al governo Merkel.
Noi, invece, per mero servilismo, ci stiamo apprestando a partecipare a scelte e a politiche che non rientrano nei nostri interessi nazionali, nè corrispondono al nostro dettato costituzionale.



Scritto di getto in pochissimi minuti. Se ci sono errori, mi scuserete...



25 settembre 2015

Coerenza e onestà...

Le intercettazioni disposte dai magistrati hanno sempre colpito una sola categoria di persone: i politici disonesti e ladri, e i collusi con la mafia...
Le casalinghe, gli operai, gli insegnanti, i lavoratori in genere, non hanno nulla da temere dalle intercettazioni disposte da chi indaga sulla corruzione politica...
Quando era Berlusconi a volere la "legge contro le intercettazioni", urlavano allo scandalo, adesso che la promuove Renzi nessuno dice nulla...
Che strana idea della coerenza e dell'onestà!...

10 luglio 2015

I post più amati del blog Italy & World. Buona lettura!



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