22 luglio 2012

London's Olympic Games

Come sempre, quando c’è un evento internazionale, si fanno domande.
Come andranno le Olimpiadi di Londra?
Dovevano essere un evento fortemente eco-sostenibile.
In realtà, nonostante le solenni promesse, come scrive il Guardian, solo il 9% dell’elettricità usata nel villaggio olimpico proviene da fonti rinnovabili mentre il materiale riciclato, doveva essere il 90%, alla fine è risultato solo l’1%.

Londra resta una delle capitali più inquinate del mondo con un tasso di ossido di carbonio nell’aria superiore a quello consentito dalle leggi internazionali e gli sforzi per ridurre l’inquinamento in coincidenza dei giochi olimpici è miseramente fallito.

Ha fatto scandalo, per la verità uno scandalo messo a tacere con un certo imbarazzo, il villaggio dei “cleaners”, i lavoratori delle Olimpiadi.
Sul Daily Mail la giornalista Katherine Faulkner ha descritto la condizione dei lavoratori immigrati che puliscono il villaggio olimpico.

Sono stati sistemati in container e baracche di lamiera, 12 per baracca, meno di un metro quadrato a testa; dispongono di un solo wc ogni 25 e di una sola doccia ogni 75 persone.
Il campo è recintato da filo spinato elettrificato, gli addetti alla sicurezza non fanno entrare nessuno dopo l’articolo del Daily Mail, e i lavoratori vengono licenziati immediatamente se hanno il benché minimo contatto con stampa, televisione o atleti.
Le baracche sono talmente vicine tra loro da non far passare luce o aria.
Il luogo appare come un vero campo di prigionia, uno slum all’interno della periferia est della città dove sorgono molti impianti olimpici.
Chi volesse leggere l’articolo di Faulkner e guardare le poche foto disponibili può copiare il seguente link:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2174034/London-2012-Olympics-10-room-1-shower-75-people-Inside-slum-camp-Olympic-cleaners.html

Le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo per gli atleti vengono da un’azienda nota negli USA come una delle più inquinanti del mondo, la Rio Tinto, proprietà inglese e australiana, che sfrutta la miniera di rame Kennecott Bingham Copper Mine nei pressi di Salt Lake City. L’azienda è stata denunciata da centinaia di cittadini a associazioni americane perché non rispetta i più elementari diritti alla salute dei suoi lavoratori e della popolazione della regione e ha violato lo US Clean Air Act.

Le medaglie d’oro avranno, per decisione del Comitato olimpico di Londra, il 92,5% di argento, il 6,66 di rame e solo l’1,34 d’oro.
Quelle d’argento conterranno il 92,5 d’argento e per il resto rame.
Le medaglie di bronzo avranno il 97% di rame, il 2,5 di zinco e lo 0,5 di stagno.

I Giochi olimpici, così si spera a Londra, dovrebbero far dimenticare i vistosi scandali della City finanziaria.
Una delle più grandi banche inglesi, la Hong & Shangai Banking Corporation, prima banca europea per capitalizzazione, è accusata di finanziare Al Quaeda e altri gruppi terroristici e di riciclare il denaro che proviene dalle attività di pirateria in Somalia e dal narcotraffico in Messico come scritto sul Financial Times e ammesso a malincuore anche dal portavoce della banca Robert Sherman.
Altrettanto grave la manipolazione, da parte della stessa banca e in misura ancora più ampia dalla importantissima Barclays Bank, del tasso Libor e, probabilmente, del tasso Euribor.
I tassi venivano adattati alle convenienze delle banche inglesi e non tenevano conto delle valutazioni reali e degli accordi stipulati con i clienti.
Lo scandalo più grande è che la Banca d’Inghilterra era a conoscenza del fatto, ma non è mai intervenuta a tutela dei risparmiatori e del buon nome del sistema britannico.

Gli sponsor ufficiali dei Giochi Olimpici sono Coca Cola, Macdonalds, Acer, Omega, Dow, GE, Panasonic, P&G, Visa, Atos, Samsung, BMW, BP, Adidas, Lloyds, British Airways, Thomas Cook, Cadbury.
Non pensate di mangiare un “fish and chips” vicino allo stadio, sono stati vietati e solo Macdonalds può venderli; un bar che si chiamava da sempre Olympic bar è stato costretto a togliere la O dalla sua insegna per tutta la durata dei giochi; non potrete andare in giro con il vostro berretto allo stadio se non è "firmato" dagli sponsor autorizzati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada

13 luglio 2012

Dieci ragioni per...

1) La popolazione del mondo ha superato i sette miliardi. Provate a pensare l’immondizia che produce ogni giorno, i siti dove si può mettere questa immondizia. Quante scuole e insegnanti sono necessari per una tale quantità di popolazione. Quanto cibo è necessario per tutti. E quanta acqua per bere, irrigare i campi coltivati e lavarsi. Ogni giorno.

2) Le risorse del pianeta si esauriscono: acqua, campi coltivabili, terre vergini, foreste, mari con fauna e flora, petrolio e minerali.

3) Non c’è più un ordine geo-politico del mondo. Dopo il binomio USA - URSS che ha funzionato fino al 1989 è sopravvenuto un mondo policentrico senza protettori, né protetti.

4) USA, Europa, Cina, Russia, India, Paesi Arabi, Brasile, paiono, pur con diverse posizioni e rendite di partenza, elementi di una rete globale senza alcun centro.

5) I sistemi liberali e democratici, anche se i media tentano di farci credere il contrario, sono in crisi. La democrazia, con tutto il suo corredo di diritti, costa molto in termini di buon sistema educativo e welfare state, ma oggi i soldi non ci sono, o meglio, non li vogliono tirar fuori. Del resto non serve: il pericolo comunista non c’è più.

6) Gli investimenti vanno dove la forza lavoro costa poco e assomiglia ad una condizione schiavile, e dove i profitti restano elevati. Il mondo europeo e gli USA stanno subendo una graduale e costante deindustrializzazione.

7) L’idea che il web possa bilanciare il deficit di democrazia che c’è nel mondo è un’illusione. Il web ha aumentato le possibilità di informazione, ma ha anche prodotto un generale appiattimento culturale verso il basso e il mediocre.

8) Il cosiddetto “mondo occidentale” ha voluto guerre che sono stati errori fatali, oltre che per l’immagine, per la costruzione del mondo futuro. UK e USA hanno forti responsabilità e scarsi meriti nella gestione della relazione Occidente-Mondo Arabo degli ultimi 30 anni.

9) In tutto il mondo arabo ai regimi laici si sostituiscono regimi religiosi inconciliabili con i diritti civili di una società aperta e liberale.

10) Tutti parlano di pace, ma le uniche industrie in attivo sono quelle militari. In tutto il mondo.

In 40 anni di girovagare nel pianeta ho sempre cercato mondi migliori: non li ho mai trovati.
Qualcuno li cerca in Cielo, qualcun altro fa finta di averli trovati, altri guardano dentro il proprio cuore per trovare ciò che hanno cercato invano altrove...
Nonostante tutto, il mondo resta un posto bellissimo, crudele a volte, ma bellissimo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada

5 luglio 2012

Monti come François Guizot

Un Consigliere regionale in Italia, come il Trota che "compra" la laurea in Albania, o come la Minetti promossa sul campo “consigliere per uomini anziani”, guadagna 16.000 Euro nette al mese.
Un Presidente di Regione, come Formigoni, arriva a guadagnare il doppio del Presidente USA Obama.
I politici italiani sono i più pagati al mondo.
Nei CdA delle aziende “partecipate” ci sono poltrone d’oro strapagate dai contribuenti italiani.
L’Italia è il Paese che ha più parlamentari al mondo e un Senato che è un inutile doppione della Camera.
Le pensioni d’oro dei megadirigenti rimangono tali.
La Casta politica non è capace di liberalizzare le professioni, rendere libero il mercato, evitare i monopoli, creare occupazione, cambiare il benché minimo privilegio di cui continua a godere.
Contemporaneamente l’attuale governo vorrebbe varare delle misure che cambierebbero la vita di decine di migliaia di persone che rischiano di essere trasferite, meglio sarebbe dire deportate, rischiano di non percepire più pensione o stipendio e verrebbero rapinate dei diritti che derivano dal lavoro di un'intera vita spesa per lo Stato.
La revisione di spesa è concepita a senso unico: lascia inalterati i privilegi della politica; massacra le classi sociali, poveri e ceto medio, già colpite.

Il sig. Monti assomiglia sempre di più a François Guizot.

Non ha capito che l’amore che si nutre per un Luigi Filippo d’Orléans è dovuto esclusivamente all’odio che si aveva per il precedente Carlo X.

Ma poi arriva un 1848 che spazza i Luigi Filippo, i Guizot, i privilegi e le bugie.

L'unica vera antipolitica oggi in Italia è costituita dall’ingiustizia di questa
politica che continua a coltivare i suoi privilegi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada