27 dicembre 2016

Chi paga?

Il governo dovrebbe spiegare perchè noi contribuenti italiani siamo ora obbligati a pagare miliardi di debiti accumulati da una banca privata, il Monte dei Paschi di Siena.

Dovrebbe spiegare che l'ordina l'Unione europea al fine di salvare gli investimenti dei grandi investitori, banche tedesche in testa.

Dovrebbe spiegare anche perchè il Monte dei Paschi di Siena ha pagato e continua a pagare milioni di euro a dirigenti incapaci che hanno gestito così male la banca al punto da farla fallire.

Dovrebbe spiegare perchè le regole del mercato vengono accettate senza dire nulla quando si licenziano i lavoratori, si abbassano stipendi e pensioni che sono già da fame, si fanno fallire senza aiutarle migliaia di piccole imprese, si operano gravi tagli a scuola, sanità, sicurezza. 

Dovrebbe spiegare perchè le stesse regole del mercato non valgono invece per dirigenti e politici incapaci e disonesti che sono responsabili del crollo di Monte Paschi.

Dovrebbe spiegare, ma non può perchè il Governo sembra seguire una logica anti-popolare e anti-democratica.

Spiegatemi, per favore, che cosa c'è di democratico nella scelta di far pagare ai lavoratori italiani lo scandaloso dissesto di Monte Paschi.



Se si vuole la democrazia in Europa non basta fare qualche bel discorso sul passato e raccontare qualche favoletta sul tempo presente.



8 dicembre 2016

Difendiamo l'Italia. Difendiamo la democrazia.

Le mie riflessioni sono relative all'Italia di oggi, non al singolo partito.
Si tende al culto del leader anche quando il leader mostra di essere bugiardo o disonesto, si tende al fanatismo e all'insulto sistematico dell'avversario politico (questo da parte di tutti).
Si tende a ignorare la critica anche quando è costruttiva e fondata, si giustificano i mezzi dimenticando i fini; non si è onesti, nè si segue una morale che restituisca ai cittadini la passione e l'amore per un rinnovato impegno politico.

Esempio di ieri: Enrico stai sereno- giuro che non diventerò mai premier senza mandato elettorale - se vince il no lascio la politica - l'Italicum va approvato senza alcun emendamento, è la migliore legge elettorale.

Esempio di oggi: alla direzione del PD si è impedito di parlare al dissidente Walter Tocci.

La democrazia  è basata sul confronto delle idee, e, da Socrate in poi, sul dubbio metodico.
E' l'Occidente, l'Europa, la base costituente della nostra Repubblica.

Chi pensa di aver sempre ragione, o di salvare la Patria, lavora per sè e favorisce la fine della democrazia in Italia.
Quando l'attacco alle istituzioni democratiche veniva da Berlusconi, col suo staff di evasori fiscali, Previti, Dell'Utri, Minetti e olgettine, eravamo tutti d'accordo.

Poi Renzi, in questo ha pienamente ragione, ha fatto le leggi che Berlusconi non era riuscito a fare.

Peccato che sono leggi di destra.
Scritte anche in modo mediocre...

6 dicembre 2016

L'uomo solo al comando

Tutti a parlare dell'Italicum, la legge elettorale. 
Per un anno intero Renzi ci ha detto che è la migliore legge elettorale del mondo. 
Dopo le elezioni amministrative, avendole perse e avendolo vinte il Movimento 5 Stelle, ha improvvisamente cambiato idea.
Ha deciso che bisogna cambiare la stessa legge che lui ha scritto dopo aver rifiutato qualsiasi emendamento dell'opposizione. 
Il Movimento 5 Stelle, viceversa, ha criticato recisamente l'Italicum fino a quando ha capito che potrebbe favorire la sua vittoria.
Il centro-destra al governo, invece, è quello che per non far vincere il centro-sinistra, aveva prodotto all'epoca la peggiore legge elettorale della storia della Repubblica: il Porcellum, pensato da Calderoli per bloccare il Paese.
Gli italiani, mantenendo una bieca tradizione che li vede considerare l'avversario come un nemico da distruggere, continuano a tifare per una parte o per l'altra senza considerare un aspetto.

Che si schierino (o che l'abbiano fatto in passato) per Berlusconi, che si schierino per Salvini, che si schierino per Renzi o per Grillo, stanno pericolosamente optando per un uomo solo al comando.
  

4 dicembre 2016

Prove di democrazia

L'italia non è mai uscita da un clima anti-democratico che vede nell'avversario politico un nemico da abbattere. La campagna elettorale è stata spaventosa da una parte e dall'altra. Se credessimo tutti nella libertà e nella democrazia ci asterremmo da giudizi tipici di sub-culture ignoranti, o arroganti. Comunque vada il voto ci aspettano sfide culturali, economiche, politiche, civili in cui serve confronto, dialogo, civiltà, educazione, educazione alla pace. Ci serve comunione di obiettivi: fare del nostro Paese, comunque la si pensi, una nazione libera, indipendente, democratica; dove tutti, anche nella diversità delle idee, ci prendiamo le nostre responsabilità e contribuiamo attivamente a vivere in un luogo di cui essere orgogliosi.