Gli italiani sono sempre più assuefatti al degrado ideologico e culturale, e al progressivo imbarbarimento della loro civiltà giuridica.
Ai ritorni dei fantasmi, al cambiar tutto perchè nulla cambi, alla rassegnazione, al veder facce vecchissime presentarsi come se fossero nuove.
Non credo esista al mondo, almeno nel mondo di tradizione giuridica europea e liberale, che una tv pubblica trasmetta in prima serata un'intervista servile e ruffiana ad un condannato in tre gradi di giudizio per una milionaria evasione fiscale, cioè a uno che ha rubato a tutti noi contribuenti.
Non credo sia possibile permettere che in tv si oltraggi la magistratura per la condanna di concorso in associazione mafiosa data a Dell'Utri, negando il valore dell'inchiesta che fece luce su tale personaggio.
Non credo, e questo è veramente comico, che un signore condannato per una milionaria e conclamata frode fiscale possa parlarci di tasse, e di ciò che si dovrebbe fare sul tema delle tasse.
Ma gli italiani dimenticano tutto e non finiscono di stupire.