24 aprile 2012

La notte prima del 25 aprile

E’ la notte prima del 25 aprile, ma non riesco a sentire l’emozione della notte del 24 aprile 1945.
Pur celebrando la nostra ricorrenza civile nazionale, a cui sono molto affezionato e che mai dimentico, con un padre partigiano in Grecia e decorato della Resistenza, 43 anni nell’Arma, 16 mesi di fame e di guerra contro i nazisti, oggi in Italia sembra di vivere altre atmosfere: poca libertà e scarse speranze di cambiamento.

Gli italiani sono preoccupati per la crisi, i soldi sono pochi per tutti o, meglio, quasi tutti.
L’ex-premier, per esempio, tra i più ricchi del mondo secondo la rivista Fortune, paga, lo ha detto lui stesso il 22 aprile 2012, quaranta “escort” che allietano le sue serate con spettacoli in casa di tipo “burlesque”, come lui stesso ha riferito. Come tutti sanno il burlesque finisce sempre con lo strip-tease finale.
Gli italiani hanno votato per quasi 20 anni una persona che la sera si occupa di “ragazzette” e minorenni, dopo due divorzi all’attivo, e che invece di pensare a governare telefona alla Minetti, a Lele Mora e a Ruby, da lui dichiarata nipote di Mubarak alla Questura per farla prendere in consegna dalla Minetti, pur essendo la giovane magrebina accusata di furto e di prostituzione.
Queste 40 ragazze che l’ex-premier “aiuta” con molti soldi, 7.000 euro a settimana alla sola Ruby per non farle dire ciò che sa in tribunale, sono tutte molto belle e dall’aria, come dire, un po’ “equivoca”.
L’ex-premier non ha mai aiutato quelle bruttine o non disposte a svestirsi per spettacoli di “burlesque”. Chissà perché.

Ma si sa, molti italiani si lamentano. Non che piacesse Berlusconi, mi dicono molti negozianti, per carità, sono costretti a dire visto lo spettacolo di sé che ha dato e dà l’ex-premier, però almeno c’era la speranza di “campare” che in italiano strettissimo significa una cosa sola: non pagare le tasse.
E poi diciamolo: che abbiamo risolto, mi dicono gli stessi negozianti e il tassista che ho incontrato all’aeroporto, lo spread non è sempre uguale?

Con la Sinistra divisa tra Grillo, Bersani, Renzi, Vendola e Di Pietro, usato sicuro, rottamatori, snobisti, astensionisti, ognuno a coltivare il suo orto, senza guardare a ciò che succede all’orizzonte, la Destra è pronta a riprendersi il governo dell’Italia: le operazioni sono già iniziate.
La Trappola è scattata, leggetevi i sondaggi di gradimento politico di novembre e di oggi, e quello che Italy & World ha scritto lo scorso gennaio 2012 (La trappola, prima e seconda parte).
Alfano, imbeccato dall’ex-premier, ha detto che cambierà il nome al partito e gli italiani ci cascheranno ancora, o meglio ci vogliono cascare.
Il nostro è il Paese della doppia morale. In chiesa la domenica, la corruzione al lunedì. Gli scandali, le ruberie, le tangenti, gli appalti truccati, gli sprechi, gli accordi con la bassa politica, la mafia e la camorra.
Questa è l’Italia.
Il Paese più bello e straordinario del mondo dove la gente onesta che paga le tasse è derubata ogni giorno da cricche politiche, lobbies rapaci, disonesti organizzati in leghe del nord e del sud, partiti e cosche feudali che nessun governo ha voglia di governare.

Paolo Giunta La Spada




6 commenti:

Stefano Parrettini ha detto...

Le dimissioni di Berlusca e l'avvento di Monti avevano suscitato le solite illusioni all'italiana.
Hai ragione Paolo: difficile cambi qualcosa.
Soprattutto se l'opposizione non si unisce e non si dà una scossa.

Russel ha detto...

L'Italia va alla deriva, ma nessuno sembra preoccuparsi. Prima c'era l'esercito dei beoti berluscones che dicevano "tutto va bene", oggi i benpensanti che dopo avere detto "che bello" alle dimissioni di Berlusconi non sanno proporre altro che l'attesa di ciò che succederà.
Idee sulle riforme già abortite poche o nulla. E si ricomincia con un altro giro di giostra. Intanto il trota continua a guadagnare 15.000 euro al mese come assessore regionale eletto solo perchè figlio di Bossi.

roberta ha detto...

La Resistenza italiana e' stata gloriosa, a dispetto dei detrattori e dei "revisionisti", ma minoritaria. L'italia e' e rimane fascista. Abbiamo avuto una monarchia fascista, poi una repubblica democristiana fascista, poi una repubblica cialtrona fascista. Gli italiani voglione si' cambiare, ma solo quando le cose si mettono male. hanno detto no al fascismo solo perche' non volevano piu' essere in guerra, e oggi si rivoltano debolmente perche' la tasca duole. Ma non vogliono fare quello che e' necessario per cambiare veramente. Cosi' cambiera' di nuovo tutto perche' nulla cambi.

M Teresa Urbani ha detto...

In genere condivido in pieno, ma questa volta mi sembra ci sia un pessimismo esagerato. Ci sono segnali di cambiamento in Italia e non credo che l'ex-premier sia rimpianto (se si escludono Giuliano Ferrara, alcune schiere di evasori fiscali, nani, ruffiani e ballerine)...

Anonimo ha detto...

Giuliano Ferrara, alcune schiere di evasori fiscali, nani, ruffiani e ballerine...più Mediaset, banche, case editrici, giornali, radio, i tg e Lorenza Lei, più la Lega che si rimetterà d'accordo col PDL. Mah.
Dall'altra parte chi c'è?
D'Alema???

Annalisa ha detto...

Perchè si ha paura dell'antipolitica quando la politica fa letteralmente schifo?
Grillo sarebbe peggio di Gasparri?