9 settembre 2012

Ex-studenti

La cosa divertente è che i miei ex-studenti della Nigeria mi danno del tu e quelli dell'Etiopia mi danno del lei.
Infatti in Nigeria ho insegnato a metà degli anni 80, invece in Etiopia ho insegnato alla fine dei 90 e all'inizio dei 2000. Quindi ho studenti ex-Nigeria già nonni e studenti ex-Etiopia appena fidanzati, o da poco sposati.
Gli italiani sono di tutte le età e mi salutano a seconda della crisi economica del momento.
Ho perso ogni contatto con le mie prime scuole del Lazio, strette tra castagneti rigogliosi e borghi medievali che mi accoglievano fin dal mattino presto col profumo del pane caldo.
E quelle dei primi anni di ruolo in periferie devastate dal cemento con ragazze cariche dell'energia delle borgate romane e collegi docenti infiniti che duravano 8 ore al giorno e più giorni di seguito.
Ho smarrito gli arabo-sauditi dei primissimi anni 80, Scuola Italiana di Al-Khobar, Distretto di Daharan, e gli egiziani di Cairo.
Quando insegnavo nel "mitico" Istituto Don Bosco di Shoubra, Rod El Farag, nei primi 90, per firmare scacciavo nugoli di mosche dal registro, c'era un caldo pazzesco d'estate e un freddo pungente d'inverno. I Salesiani che reggevano l'istituto facevano un buon lavoro, ma usavano la mano di ferro.
La scuola era fatta di regole di un tempo remoto.
Ma gli allievi, fino a 35 per classe, erano di una simpatia unica.
Il problema è che c'erano dodici Mohammed, 7 o 8 Ahmed, 5 o 6 Mahmoud, Ali e Yasser, e io non ho mai fatto una fotocopia del registro (cosa che forse si dovrebbe fare...)
Ho nostalgia di Shoubra, Rod el Farag, a pochi metri dal Nilo, anche se ci sono tornato anni dopo come Commissario governativo.
Ho smarrito i cari cubani del Dipartimento di Lettere dell'Università di L'Avana, gli adorabili studenti del Museo di Arti Ornamentali e della Dante Alighieri di L'Avana Vecchia.
Ho nostalgia degli studenti cubani, ma loro l'Internet lo possono avere poco o nulla.
Vi abbraccio.

6 commenti:

Russel ha detto...

Solo chi ha insegnato può capire...
Delizioso!

Liliana V. ha detto...

Caro Paolo, la tua è stata un'esperienza unica: vedere il mondo con gli occhi degli altri.
Ti invidio (benevolmente)

Anonimo ha detto...

Mi piace il profumo di pane caldo fin dal mattino

Edoardo ha detto...

Non so che cosa trovi oggi in Italia, o meglio lo sai, la scuola pubblica è in svendita.

AnnaLisa ha detto...

A leggere il giornale si sentono storie orribili come insegnanti che umiliano alunni e studenti che picchiano professori. Fa piacere vedere che c'è un altro mondo, un'altra scuola e un altro stile

Selam ha detto...

Ciao prof