18 marzo 2013

Si governi!


Il voto ha mostrato una realtà complessa e difficile.
Eppure se il M5S lavora per un programma di forte cambiamento l'accordo col PD è possibile anche perchè, per fortuna, Bersani ha giustamente escluso qualsiasi accordo col massimo responsabile dello sfascio: Berlusconi.
D'altro canto dipenderà anche da Grillo se la ricerca di altre soluzioni spingerà Bersani verso il peggio...
Per scongiurare alleanze indecenti ed evitare il salto nel buio tragico delle nuove elezioni c'è bisogno che i due grandi rivali, PD e M5S, dialoghino e costruiscano un accordo.
Certo non è neanche facile per Bersani dialogare con uno che lo insulta continuamente.
Il M5S deve raccogliere l'invito di Bersani, imporre/proporre i propri contenuti, sviluppare una sintesi di governo che consenta di far partire in sicurezza una legislatura di cambiamento.
I numeri ci sono.
La voglia di fare l'Italia che abbiamo sempre voluto anche.
Basta orticelli personali e velleitarismi.
Si governi.
Un parlamento così non capiterà più.
E andare a nuove elezioni non cambierebbe nulla.
I&W

9 commenti:

Russel ha detto...

Nuove elezioni no. sarebbero una presa in giro.
Se non si mettono d'accordo adesso quando dovrebbero farlo????

Ada ha detto...

SE non ora quando?

Liliana V. ha detto...

E l'ipotesi del governo di minoranza? Può avere la fiducia? e gestire la crisi momento per momento?

paologls ha detto...

Liliana ti sei quasi risposta da sola.
La crisi è talmente grave e la domanda di governo così forte che un governo di minoranza potrebbe riuscire solo nel traghettare verso nuove elezioni (con nuovo rischio di stallo) e, forse, mettere in cattiva luce chi si assumesse la responsabilità di guidarlo.
E' un lodevole proposito, ma destinato al fallimento.

paologls ha detto...

L'Italia ha bisogno di stabilità e certezze.

paologls ha detto...

Senza la fiducia il governo non si può formare e Grillo su questo è stato chiaro: non vuole votare alcuna fiducia. E' possibile che la situazione cambi? Non so, forse, io me lo auguro perchè non mi sembra ci siano alternative o altre maggioranze possibili a parte inciuci indecenti fatti per durare un giorno. Non credo alla teoria che i 5 Stelle accetteranno delle "ossa" e staranno buoni. Grillo ha una posizione di forza. Se Bersani pensasse di fare ciò che vuole durerebbe pochi giorni. Poi ci sarebbe l'ipotesi di un governo "di minoranza" per fare due o tre riforme, tra cui la riforma elettorale, ma la strada è più impervia di un pur difficile accordo PD- M5S. Insomma è uno stallo senza facile soluzione o con soluzioni deboli... Una eventuale coalizione PD-M5S invece potrebbe contare su una maggioranza schiacciante alla Camera e molto ampia al Senato.

Maria Teresa Urbani ha detto...

Si perderà tempo.
Il tentativo di Bersani troverà l'opposizione di Grillo, oltre che del PDL.
Si andrà quindi, con gli attacchi dei mercati che riprendono, verso un nuovo governo tecnico.
Un'opposizione composta da PDL e M5S avrà facilmente ragione di un governo tecnico che durerà al massimo un anno.
Al fattore economico nel nostro paese si aggiunge il rischio instabilità politica

Edoardo ha detto...

Grillo vuole spingere Bersani nelle braccia della destra. Così potrà continuare a criticarlo senza assumrertsi responsabilità.
La sua seconda opzione sono le elezioni anticipate.
La conferenza stampa del M5S fatta da quella antipatica capogruppo lo conferma.
La tua è un'illusione Paolo.
Non ci sarà nessun governo, o se ci sarà i 5 stelle non si prenderanno alcuna responsabilità.
La capogruppo dice che loro stanno lì per controllare.
Non vogliono governare o forse non sanno seanche da dove si comincia.
Se volevano controllare potevano mandare la Finanza.
Che ci stanno a fare?

paologls ha detto...

La cosa più triste è che abbiamo:

1) un eversore, forte di un grande partito e di un immenso impero bancario e mediatico, che ogni giorno attacca un'istituzione statale;

2) un altro partito, che ha solo la forza della rabbia di tanti italiani contro la politica corrotta e corruttrice, che attacca ogni giorno le istituzioni e le persone che le rappresentano;

3) la Lega scissionista e "celodurista".

Tirano e tirano la corda tutti questi signori e non si rendono conto che contribuiscono, in una congiuntura di grave crisi economica e sotto l'urto ostile dei mercati, al crollo dello stato.

Insisto: a chi sta a cuore l'Italia?

A me molto.

Che ognuno si prenda le sue responsabilità.