9 ottobre 2014

Il calcio, il tifo e l'identità di nazione.

Diciamo come stanno le cose: il tifo calcistico non è il massimo dell'intelligenza. 
Ognuno vede le cose con un personalissimo punto di vista che quasi sempre è molto lontano dalla realtà.
Si dovrebbe virare verso la sportività.

Prendete me: sono l'unico romano che nutre simpatia per entrambe le squadre romane, così mi prendo le critiche di tutti gli altri, compresi i tifosi fanatici di Roma e Lazio.
Non si può criticare Totti, uomo che non mi ha mai convinto quanto a lealtà sportiva; ma non si può neanche tifare per la Roma in Champions League perchè i laziali amici e parenti ti guardano male.
Inoltre, e questo aggrava la situazione, mi piacciono le squadre di provincia, le piccole e deboli rappresentative di provincia e di paese, che adoro.
Non mi piacciono le squadre per le quali gli arbitri hanno timori reverenziali, quelle che, e devo dirlo purtroppo, come la Juve e il Milan raggiungono record di favori arbitrali che superano di gran lunga l'incerta e accettabile linea dell'errore...
Come sempre: spero di sbagliarmi...

E vorrei aggiungere: chi perde, come a Torino domenica scorsa, è come sempre l'immagine dell'Italia e di noi italiani.
Tutti noi...

3 commenti:

Ale ha detto...

Tutto vero... ma a morte la juve e i juventini!

Anonimo ha detto...

Tifi per la Roma e la Lazio contemporaneamente??? Nun sei normale .......

AnnaLisa ha detto...

Secondo me in Italia dovrebbero giocare a porte chiuse, senza tifosi.