Con la crisi economica e culturale che stiamo vivendo si accresce il rischio di una deriva autoritaria, di una perdita di memoria storica che può precedere un'involuzione anti-democratica.
Si deve dare più tempo e importanza allo studio e concepire un nuovo modo di fare scuola che permetta di trasformare le conoscenze in competenze civiche.
Va spiegato che una cosa è parlare dei problemi della sicurezza o discutere del governo dell'immigrazione, fenomeni che si possono considerare con idee del tutto diverse, e anche contrastanti.
Altra cosa è il razzismo.
Il razzismo in passato ci ha portato solo alle guerre, alle dittature, alla perdita delle libertà e delle dignità, alla catastrofe.
Il razzismo è contro il Vangelo, è anticristiano, è anti-scientifico, è anti-storico, è anti-umano.
La vita che ci è stata donata perde qualsiasi dignità se non siamo in grado di capire la bellezza che c'è in ogni essere umano.
L'orgoglio che abbiamo di essere italiani viene infangato e offeso da chi crede che il patriottismo consista nel non rispettare le patrie degli altri, le altre identità, le altre culture, il colore della pelle, i diversi occhi, gli sguardi degli altri e le differenti parole, le diversità.
La nostra civiltà ripudia il razzismo.
Dobbiamo sempre opporci e dire no a qualsiasi forma di razzismo da qualsiasi parte venga.
Guardatevi dai maestri di odio.
Una società basata sull'odio, che accetta l'odio, sarà travolta e distrutta dall'odio...
Noi siamo per la bellezza della pace, per il rispetto di ogni cultura, che è il segno certo della nostra civiltà.