30 novembre 2011

L'Autunno della Politica

La crisi della politica

Si parla spesso in Italia di crisi della politica: la gente si sente sempre più distante dai politici che vengono disprezzati per le loro scarse qualità morali, oltre che per l'abissale ignoranza. La democrazia si è ridotta ad un mero apparato formale con i politici che fanno ciò che vogliono soprattutto se, come nel caso dell’ex-premier, possono contare su un sistema mediatico che orienta la pubblica opinione.
Va di moda scagliarsi contro la politica: l’ex-premier si scaglia contro i “politici di professione”, come se lui non fosse stato al governo per 17 anni, non sedesse in Parlamento e non fosse il capo di un partito. Il tema dell’antipolitica in Italia è sempre stato di successo visto che i Radicali di Pannella negli anni 70, lo stesso Berlusconi a partire dalla metà degli anni ’90, la Lega ieri come oggi, il Movimento 5 Stelle oggi, hanno successo perchè gli italiani sono stufi della classe politica corrotta, privilegiata, disonesta. O annoiati dai discorsi. Rottamare è il verbo che va di moda.
Il fatto che oggi, dopo 17 anni di berlusconismo, ci sia un governo di “tecnici” la dice lunga sull’incapacità degli ultimi governi, e dei politici in generale, a gestire la cosa pubblica. Al di là di quello che si può pensare del governo Monti rimane la realtà di un “tecnico” che si deve occupare dell’Italia dopo anni di promesse non mantenute, di bugie e frottole. Un “tecnico” che deve “riparare” l’Italia dopo un fallimento durato 17 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada

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