4 maggio 2014

Grande Bellezza?

Il nostro Paese mostra segni di "non ritorno" in tanti campi.

Uno stadio intero, nella capitale del Paese, fischia l'inno nazionale.
Una cosa del genere, di cui io mi vergogno, non succede in nessun Paese del mondo.
Lo dico io che ho girato per tutta la vita il pianeta e non l'ho mai vista, nè sentita.
E non ha giustificazioni.
Chi fischia l'inno nazionale è un volgare ignorante perchè fischia la sua stessa storia.

Ad ogni partita importante, sempre nella capitale, gruppi di criminali legati ad  aree politiche eversive, che i giornali si ostinano a chiamare "ultrà", e che godono di protezione a tutti i livelli, operano violenze di massa, bloccano la città, la distruggono.

A Roma le violenze dei cosiddetti tifosi sono continue, non c'è differenza tra Roma e Lazio; basta ricordare la distruzione, ad opera di gruppi di "romanisti" e "laziali"insieme del pub frequentato dai tifosi del Tottenham a Campo de' Fiori, un anno e mezzo fa (con decine di turisti inglesi con le loro famiglie e i bambini, accoltellati e sprangati).
I calciatori hanno gravi responsabilità: loro, a cominciare da Totti, con questa gentaglia hanno sempre dialogato.
Non hanno mai denunciato violenza e razzismo in modo chiaro e netto.
Ma grandi sono le responsabilità della gente comune che troppo spesso gira gli occhi dall'altra parte.
A Roma sono state rubate il 90%  delle biciclette messe a disposizione per il bike-sharing.
A Roma teppismo e violenza, sporcizia e trascuratezza, sono elementi della vita quotidiana.
Cambiano le amministrazioni, ma non cambiano i problemi resi difficili da una diffusa e insopportabile "filosofia" che coinvolge tanti, troppi, all'insegna del "ma a me che me frega?"
Orgogliosa dei suoi fasti storici Roma è cresciuta male.
Le periferie sono mostri orribili che producono non-vita e depressione.
Tra i privilegiati che vivono nei quartieri residenziali e il popolo delle periferie c'è un abisso.
Il degrado è ovunque e coinvolge anche il centro e i quartieri altolocati.
C'è poi tanta, troppa gente, che si compiace del "tanto peggio, tanto meglio".
Non si capisce che se crollo ci sarà del nostro amato Paese coinvolgerà tutto e tutti.
Che le ideologie antisemite, fasciste, razziste, nichiliste che si diffondono sono un pericolo per tutti noi, per il Paese, per la vita civile.
Che su queste cose non si scherza, come fa uno dei personaggi più ricchi del Paese, l'ex-premier  condannato in tre gradi di giudizio per frode fiscale, celebre per il bunga-bunga e per il fallimento dei suoi governi.

Eppure l'Italia è il Paese col più alto numero di volontari civili. L'altro giorno ho partecipato ad una riunione in una agenzia di volontariato. Io rappresentavo un'associazione culturale, c'erano aiutanti di anziani, di malati, volontari di ambulanze notturne, signore che si occupano di pensionati senza soldi, ragazzi che regalano il tempo libero per ripulire città e foreste, spiagge e coste:
gente civile, colta, educata.
Io so che c'è un'Italia fatta di onesti  e voglio che questa Italia diventi Stato, società civile, progetto di nazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada 



Nella foto il teatro di Sant'Agata Feltria, interamente in legno e meravigliosamente dipinto, del 1605. 

11 commenti:

Russel ha detto...

Grazie Paolo. Sono veramente schifata. Provo rabbia

Camel senza filtro ha detto...

Questo è il prezzo che il nostro paese paga a una politica che da vent'anni è una presa in giro degli italiani.

Max ha detto...

Bracvo Paolo. Visti i telegiuornali e viste le solite chiacchiere dei politici. Alfano dice DASPO a vita... ma la galera a questi str... non gliela danno mai? Ma sì andiamo avanti con un altro indulto e un'altra aministia che si risolve pure il prioblema di Berlusconi.

Edoardo ha detto...

Per favore Paolo scendi in politica

AnnaLisa ha detto...

Che chiudessero gli stadi se l'Italia viene infangata da questi "spettacoli".
Io di calcio non capisco niente e vivo benissimo

Maria Teresa Urbani ha detto...

Questo post "tocca" i nervi dei tifosi in Italia specie nelle città capitale d'Italia, Non mi sosprenderebbe cse ricevesse solo critiche o indifferenza. Il partito dei tifosi è molto diffuso e caratterizzato da grande ipocrisia e inciviltà. Lei ha "toccato " Totti che a Roma da certi cervelli è paragonato a Papa Francesco . Buona fortuna

paologls ha detto...

Peccato che i cosiddetti "grandi calciatori", inclusi i calciatori della città di Roma, oggi stiano tutti zitti.

Silenzio assoluto.

Forse per loro non è successo niente di grave...

Ho l'impressione che pensino solo ai loro soldi e ai loro interessi e che più che a gladiatori assomiglino a dei conigli...

Vedremo se hanno "fegato" ai Mondiali...
Dubito...

Ian McCarthy ha detto...

Da repubblicano garibaldino io fischiarei l'inno inglese, ma non quello italiano.

Anonimo ha detto...

I calciatori guadagnano molto più di qualsiasi cittadino e molto di più degli stessi politici. Nessuno ha parlato per in questi giorni per definire criminali i cosiddetti ultrà. Lo stato impieghi la forza contro i cosiddetti tifosi. La Gran Bretagna l'ha fatto, lo faccia anche l'Italia

Anonimo ha detto...

Devono solamente sparire questi delinquenti. Dovrebbero rinchiuderli a vita. Fischiare l'inno nazionale è davvero una vergogna. Bella figura quella che abbiamo fatto...

Stefano Parrettini ha detto...

Io ho perso la speranza di cambiare l'ITALIA, la situazione è troppo complicata. Molti amano ancora un disonesto che ha fatto danni enormi all'Italia come Berluasconi, il PD è diviso e D'Alema nonn vede l'ora cge Renzi cada, il M5S è ottimo nella protesta, ma incapace di cogliere le occasioni che la storia gli offre. Rifiutare qualsiasi dialogo con Renzi è stato un errore. Insomma la situazione è quella che è