17 febbraio 2018

Piazza del Quirinale

Senza memoria. 12 novembre 2011.




"21.18 – Piazza del Quirinale occupata. Piazza del Quirinale è occupata da migliaia di cittadini che attendono la notizia delle dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che da pochi minuti è a colloquio con il Capo dello Stato. “Mafioso, mafioso”, ha gridato la folla contro il corteo delle auto del presidente del Consiglio che ha raggiunto il palazzo da Via del Quirinale e non da via XXIV maggio come ci si aspettava. Ora la situazione in piazza è più calma, anche se la tensione resta alta"

"21.42. E’ andato via da un’uscita secondaria per evitare la folla: più che un addio, una fuga. Al suo arrivo, del resto, gli hanno urlato di tutto (“buffone”, “ladro”, “in galera”) e qualcuno gli ha tirato centesimi di euro: una scena che non può non riportare alla memoria il 30 aprile del 1993, quando l’uscita di scena di Bettino Craxi fu accompagnata dallo stesso gesto, monetine fuori dall’hotel Raphael di Roma all’indirizzo del leader socialista. La delusione dura un attimo. Bandiere, spumante e cori: quella della gente è una festa popolare. In piazza si alza il motivetto che nel 2006 ha accompagnato la vittoria della nazionale di calcio ai mondiali di Germania. Po-popo-popopo-po. Berlusconi è già a Palazzo Grazioli. Anche lì è giubilo, così come di fronte a Palazzo Chigi e in piazza Colonna, i luoghi del potere".


Ora, a causa di una legge molto discutibile che favorisce le coalizioni e non i singoli partiti, è data favorita la stessa coalizione che 6 anni fa condusse l'Italia al fallimento con lo spread rispetto ai parametri tedeschi a più di 500 punti, il rapporto tra PIL e debito pubblico da paese sottosviluppato, l'immagine dell'Italia nel mondo infangata con gli immorali festini ad Arcore, Minetti e altre giovani "fanciulle", inclusa una minorenne marocchina che Berlusconi dichiarò "nipote di Mubarak", più il corollario di pessimo governo, favoritismi, incompetenza, mediocrità, volgarità e brutte figure in ogni incontro internazionale.
Il centro-destra lo abbiamo già conosciuto, quindi: Salvini, Meloni e Berlusconi non faranno altro, tra una litigata e l'altra, che ripetere la loro esperienza fallimentare e mostrare che le nuove promesse elettorali sono solo vecchie bugie.

In Sicilia, per esempio, hanno vinto, e Miccichè, come primo atto, ha aumentato gli stipendi ai politici della giunta regionale che è già la più pagata d'Italia e che macina stipendi a 4 zeri pagati da noi contribuenti. 
Verrebbe voglia di non votare, invece bisogna votare!... 


Credo che l'Italia sia a un bivio che mette in forse la nostra libertà, i nostri diritti civili, il lavoro, la scuola, la sanità, la pensione, la stabilità economica necessaria a tutti noi per vivere.

Chi legge questo blog sa quanto sono critico nei confronti di una classe politica caratterizzata da faciloneria, mediocrità, narcisismi e litigi di vertice, ma oggi in Italia dovrebbe esserci la sola consapevolezza di non tornare indietro, nè a come stavamo messi nel fallimento berlusconiano del 2011, nè al caos e a ideologie che, ancor più lontano nel tempo, ci hanno condotto all'isolamento internazionale, a dittatura e a guerre infami finite sempre con vergognose sconfitte.

Si respira, a causa di una globalizzazione violenta e di una burocrazia europea incomprensibile, una forte crisi di identità.  
Si corre il rischio che un malinteso patriottismo possa trasformarsi facilmente, con l'ignoranza che dilaga nei social e in televisione, in nuove forme di fanatismo. 
C'è sempre più diffusa la paura di una cessione di sovranità all'Europa o alle banche mondiali e questi argomenti vengono agitati fino a diventare incubo per molti italiani che la crisi ha colpito duramente.

Molti giovani seguono, per mera ignoranza oppure per un costume di malinteso anti-conformismo, le stesse ideologie che nel passato soppressero la pace e ogni tipo di libertà.
Per questo è necessario insegnare la storia fino ai nostri giorni, indagando anche le verità "scomode", e trasmettere l'amore per la democrazia e il piacere del confronto culturale.
L'educazione è l'unica possibile risposta contro razzismi, violenze e fanatismi.

Le forze democratiche si dichiarano giustamente europeiste, ma essere europeisti non basta se poi non si è in grado di collegare una visione nazionale al contesto europeo.

Si deve avere più visione, più coraggio, più progetto.
Voglio poter dire ai miei studenti che l'Italia è un posto splendido governato da gente seria, onesta, coraggiosa.





La scuola italiana, crocevia fondamentale di ogni trasformazione in meglio della società: i docenti dovrebbero essere rigorosamente selezionati, rigorosamente controllati e rigorosamente (cioè lautamente) pagati. Non si fa nessuna delle tre cose, al limite si tende solo alla seconda, cioè al controllo...
    

11 commenti:

Federico ha detto...

Pensavo di non andare a votare. Ora non escludo di andarci

Anonimo ha detto...

Alla fine di questo bel discorso che dovremmo votare? Non è chiaro

Maria Teresa Urbani ha detto...

Grazie. Il voto è l'unico potere rimasto al cittadino. Anch'io ricotrdo con disgusto le tante promesse fatte da Berlusconi, mai mantenute. Oltretutto Berlusconi è un evasore fiscale per miliardi, cioè ha sottratto soldi a noi italiani. Con i soldi che ha evaso si poteva costruire una città

Stefano Parrettini ha detto...

L'Italia di oggi sembra un paese allo sbando, ma non è così, la ripresa c'è e i soldi hanno ripreso a circolare.
I problemi non mancano, ma non è che negli altri paesi sia tutto perfetto

Marco ha detto...

Credo che quello che dà più fastidio agli italiani è l'assenza dello stato quando ti rubano, quando subisci un'ingiustizia, quando si vedono i ladri o quelli che chiedono l'elemosina per strada e nessuno fa niente.
Credo che basterebbe poco per dare di nuovo sicurezza ai cittadini.
Minniti l'ha capito e ha schiaffato in galera tutti i mafiosi di Ostia.
Bisogna continuare così

Giorgio ha detto...

Appello al voto utile, professore?

Io voto 5 Stelle ha detto...

deludente il tuo post. da uno serio come te mi aspettavo una dichiarazione di voto per 5 stelle e invece parli di democrazia senza renderti conto che questi politici l'hanno distrutta loro la democrazia, si sono mangiati tutto e non sono mai stati capaci di fare ciò che promettono. perchè dovrebbero riuscirci adesso?
chi vuole crederci?

Admin ha detto...

Un paese che torna a Berlusconi non è serio.
Berlusconi ha già fallito tante volte, vogliamo credere che stavolta che è pure invecchiato e non ci sta tanto con la testa vada meglio?
Farsi governare da un vecchio i 81 anni noto in tutto il mondo per le frottole che racconta è suicida
spero che il popolo italiano non ci arrivi

Bostoniano ha detto...

La situazione è conseguenza di una legge elettorale voluta da Renzi, Berlusconi e Salvini.
Con questa pessima legge elettorale chiunque sostiene la lista Insieme o la lista Bonino non fa che votare Renzi.
Non dimentichiamo che Gentiloni è quello che ha posto tre fiducie alla Camera e cinque al Senato per approvare una legge elettorale truffa, perché come abbiamo visto si dà un voto a una lista e si eleggono altri di un altra lista...

Paga il mutuo e sta zitto... ha detto...

I successi della destra sono anche e soprattutto dovuti a un centrosinistra e al suo principale partito, il PD. Renzi è riuscito a polverizzare il PD e solo per quello, cioè per la divisione interna al PD, il centrodestra si appresta a vincere. credo comunwque che almeno un italiano su tre voterà a sinistra, uno il 5 Stelle e uno il centrodestra. Dopo le elezioni sarà molto più diviso il centrodestra perchè è impossibile essere europeisti come Belusconi e antieuropeisto come Salvini e Meloni, o essere per la Padania come Salvini e soci e contemporaneamente dire di essere per tutta l'Italia

Giovanni ha detto...

Se la destra andrà al governo farà in tempo a far fallire l'Italia. L'incompetenza al governo è pericolosa, un Salvini va bene quando si tratta di scegliere una felpa, ma il governo di una grande nazione è un'altra cosa