16 maggio 2018

Un dibattito segreto

I voti on-line, così come li applica il M5S, sono una delle più grandi prese in giro della storia politica italiana. Se non si crea la possibilità di controllo da parte di terzi è un metodo del tutto privo di trasparenza. Provate a pensare all'uso che potrebbe farne un regime autoritario. Il voto nei gazebo della Lega nelle piazze configura, invece, il rifiuto della democrazia costituzionale. Ci si dovrebbe ricordare che siamo una Repubblica parlamentare e che, in questi giorni, il Parlamento è esautorato dalla sua facoltà di controllo democratico e confronto.
Un dibattito segreto che si trascina da tempo, senza che se ne sappiano i contenuti nel concreto, non è un segno di democrazia, né di nuova vitalità del nostro Paese.



4 commenti:

Admin ha detto...

Che 1.500 persone scelgano on line un senatore piuttosto che usare criteri oggettivi come curriculum vitae e titoli accademici, pubblicazioni e conoscenza reale dei territori, è quanto meno discutibile...
I gazebo della lega sono anche peggio in quanto sostiuiscono la democrazia con la sagra di paese: l'ignoranza al governo!
Ma gli altri non sono stati molto meglio anche loro

Edoardo ha detto...

Letta la bozza di governo: follia pura, l'ignoranza al governo.
Questi ci portano dritti al fallimento e poi ci diranno pure "ve l'avevamo detto che ci facevano fallire".
Salvini è bravo a raccogliere voti, il governo è un'altra cosa

AnnaLisa ha detto...

Il primo problema in Italia è l'ignoranza. La maggior parte non legge libri o giornali ed è vittima delle fake news o delle televisioni.
L'ignoranza non è un caso. E' perseguita con tagli continui alla cultura, con l'aggressione agli insegnanti e con le scuole che crollano e nessuno fa niente. Nessun partito ha la cultura e la scuola come beni strategici della nostra società

Neri Domodossola ha detto...

La democrazia in Italia, ma anche in altri paesi del mondo occidentale, è una rappresentazione teatrale. Nella sostanza comandano gruppi oligarchici appoggiati dalle lobbi che hanno i politici come punti di riferimento per eseguire quello che vogliono le organizzazioni più potenti della società. Non è cambiato molto dalla Firenza delle arti e delle corporazioni del tempo di Dante.
Gli interessi del ceto medio e dei più poveri rimangono fuori dall'agenda politica.
Gli ospedali e le scuole cadono a pezzi e il nuovo governo "promesso" non ne parla come non parla dell'Italia centrale caduta col terremoto. Zero. E pensare che è un accordo di governo... Quando si scoprirà che non faranno nulla neanche di ciò che promettono voglio proprio vedere i bravi italiani pèer chi voteranno