5 gennaio 2012

La trappola. Seconda parte.

Sulle intenzioni di voto degli italiani oggi, 5 gennaio 2012, non ci sono molti riferimenti affidabili. L’unico sondaggio disponibile è di “Scenari politici” che però è proprietà dell’ex-premier Berlusconi. Il PD è dato vincente come nelle proiezioni di novembre scorso, ma in flessione di un punto. Il PDL sarebbe il secondo partito, ma in aumento di circa un punto.
Tutto ciò in un mese e mezzo di governo Monti.

Ricordate il giorno delle dimissioni di Berlusconi?
Gli italiani iniziano a dimenticare quel giorno e tutte le promesse non mantenute, lo stato disastroso dei conti e l’incapacità manifesta a prendere misure economiche anti-crisi, la Ruby nipote di Mubarak affidata ai “servizi sociali della Minetti”, le ragazze di Via Olgettina, le figuracce del premier a livello internazionale e l’immagine dell’Italia infangata, le mitragliate ai pescatori italiani di Mazara del Vallo e la disastrosa politica estera, il caos a Lampedusa, le leggi ad personam e gli Scilipoti comprati.
Insomma è iniziata l’”Operazione Dimenticare Sempre” portata avanti dal sempre florido sistema mediatico dell’ex-premier.
Del resto nell’Italia del premier Monti il mondo dell’informazione è ancora nelle mani di Berlusconi e l’ex-premier, lungi dallo scomparire di scena, si incontra con il Presidente della Rai, Lorenza Lei, per nominare un sostituto di Minzolini che svolga lo stesso ruolo di sostegno al PDL svolto dall’Augusto ex-direttore del TG1.

Sono numerosi i sondaggi sul Presidente del Consiglio Mario Monti.
Per Euromedia Research:

http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=5123

la fiducia nei confronti del Presidente Monti era al 66,8 il 18 novembre ed era scesa al 46,3 il 17 dicembre. Immagino che oggi, a gennaio 2012, sia scesa ulteriormente a causa dell’appoggio politico sempre più incerto dei partiti politici e dei “colpi di cannone” sparati dal sistema mediatico.
Eppure il “cambio” c’è stato eccome e si sente: dai capelli finti con promesse non mantenute allo stile sobrio del professore che, in un mese, ha fatto più dell’ultimo governo dell’ex-premier in tre anni e mezzo.
Sembra che, in un quadro di acuto pessimismo sulla crisi economica, si abbia fiducia nella capacità di “salvare” l’Italia nei conti pubblici, ma non si è convinti della possibilità di farla ricrescere in così poco tempo. La recessione è più alta in Italia che in qualsiasi altro Paese del mondo (Grecia esclusa), ma questo gli italiani non lo sanno grazie al sistema dell’informazione manipolato.
Bisogna "essere ottimisti"...

Anch’io sono ottimista sulla capacità degli italiani di lavorare duramente e in modo creativo, di fare impresa e produrre reddito. Non siamo mai stati un popolo che “sta a guardare”.
Rimango perplesso, invece, sull’equità nella distribuzione dei sacrifici. Gli italiani non amano la tassa sulla prima e, spesso unica, casa.
Gli italiani si aspettano un dimezzamento dei costi della politica.
1) Cominciamo con l’abolizione del Senato, un inutile e antiquato doppione della Camera.
2) Dimezziamo gli stipendi dei parlamentari e riportiamo il salario dei dipendenti della Presidenza del Consiglio e delle due Camere alla media di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione
3) Dimezziamo i “posti” della politica: province subito abolite con il personale che va in pensione non sostituito; quello delle nuove province inutili sotto i 200.000 che torna a fare il mestiere che faceva prima.
E’ su questi aspetti che oggi si gioca la sorte politica del governo Monti. Non ho dubbi sulla sua capacità di risanare il Paese a livello “contabile”, perfino Tremonti al riguardo aveva fornito una discreta prova di ragioneria centrale. Quello che auspico è che il prof. Monti sappia parlare al paese consapevole del grave processo che la società italiana sta vivendo. Secondo un sondaggio dell’ISPO pubblicato il 9 dicembre 2011 gli italiani mostrano infatti i seguenti parametri di fiducia:

Carabinieri 86
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano 83
Forze Armate 79
Presidente del Consiglio Mario Monti 64
Scuola e Università 64
Chiesa cattolica 63
Magistratura 55
Unione Europea 50
RAI 41
Mediaset 35
Sindacato 31
Parlamento 22
Borsa 21
Banche 20
Partiti politici 7

http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/asp/visualizza_sondaggio.asp?idsondaggio=5138

Si guardi alla scarna fiducia che riscuotono i partiti politici e il Parlamento che dovrebbero costituire il cuore pulsante del sistema democratico italiano.
Si pensi ai sindacati che spesso sono diventati parte integrante del sistema clientelare nazionale.
Non ci può essere salvezza dell’Italia senza una virata morale e politica che cancelli le annose distorsioni del suo sistema. Ne cito due, tra le tante:
- crescita di un ceto politico parassitario e strapagato nelle province, nelle Regioni, nelle istituzioni dello Stato e in migliaia di enti inutili;
- regime fiscale iniquo che colpisce i più deboli e lascia libertà di evasione dalle tasse ai cosiddetti “furbi” che, denunciando poco, rubano a chi lo meriterebbe il posto di lavoro al collocamento, l’assegnazione dell’asilo nido per il figlio piccolo, la mensa universitaria gratis per il figlio grande;

Secondo lo stesso sondaggio in soli 10 giorni (dal 23 novembre al 5 dicembre) la fiducia in Monti, pur sempre alta, è scesa dal 73% al 64%.

La trappola è scattata.

La Sinistra italiana, all’apice della crisi dello scorso novembre e con il governo Berlusconi al massimo della sua incapacità e caduta d’immagine, non ha chiesto le elezioni e non ha pensato che poteva scattare la trappola che ho già descritto il 1°gennaio scorso.

Non lo fatto per due ragioni: una, nobile, per evitare al Paese il rischio e le lungaggini burocratiche di una campagna elettorale prossima alla guerra civile e influenzata dalle speculazioni di mercato.
L’altra, assai meno nobile, è che la Sinistra ancora non ha unità ed è divisa in almeno 10 partiti. Il PD è diviso al suo interno tra diverse correnti e poi esistono una quantità di sigle, l’ultima è quella del Movimento 5 Stelle, che sembrano avere come unico obiettivo quello di spaccare il PD e il Centro-Sinistra nel suo complesso. Prevale l’incapacità di capire che la politica è fondata sul realismo e si diffonde un nuovo qualunquismo, quello di sinistra, tanto nefasto quanto quello becero di destra.
Ci sono dei leader validi, ma non c’è un leader in grado di “fare presa” sul popolo come è stato capace di fare, pur sostenuto da un possente impero mediatico, l’ex-premier.
Pur non dichiarandolo la Destra ha già fatto scattare la trappola nei confronti del governo Monti. All’Estrema Sinistra sono tutti contro il governo per ragioni ideologiche e fanno la gara dell’opposizione con la Lega. I ceti privilegiati e gli evasori fiscali di ogni razza coltivano le seduzione della vecchia politica.

Per ora i tagli alla spesa hanno colpito tutti senza rimuovere gli sprechi in modo chirurgico.
La trappola per l’Italia, se non si tagliano i costi della politica, è già scattata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada

3 commenti:

Russel ha detto...

Il governo sta facendo quello che deve fare e anche molto bene, ma non potrà fare le riforme contro i partiti politici. E' un governo nato sotto il ricatto dei partiti politici che lo appoggiano, in primis pdl. Questi partiti gli staccheranno la spina. Ma non credo che berlusconi torni mai più in campo, a questo punto gli conviene fare la regia da fuori e chiedere ad altri di metterci la faccia.

Tizzi ha detto...

VIene voglia di emigrare o sbaglio?

paologls ha detto...

L'Italia sembra in trappola, ma noi italiani abbiamo voglia di riscossa. Nei prossimi mesi oltre agli attacchi all'Euro si potrebbero verificare grandi novità politiche: la partita è tutta da giocare e molto dipende da noi...