1 gennaio 2012

La trappola

Il Washington Post del 27 dicembre 2011

(http://www.washingtonpost.com/opinions/italys-uphill-financial-fight/2011/12/23/gIQAJhETJP_story.html)

sostiene che l’economia del mondo non può reggere se l’Europa non risolve la sua crisi e che l’Europa non potrà risolverla se l’Italia non metterà in ordine il suo dissesto finanziario.
In Italia siamo sull’orlo del fallimento da tempo e non per la sola responsabilità dell’ultimo governo. Però responsabilità del governo Berlusconi è stata quella di non aver mai fatto nulla per il bene del Paese, ma di aver pensato solo al mantenimento del proprio potere e dei propri privilegi. Inoltre l’ex-premier ha anche la grave colpa di aver snaturato la struttura liberale e democratica del Paese con leggi ad personam che hanno favorito le sue aziende e i suoi uomini e di aver infangato l’immagine dell’Italia in tutto il mondo con uno stile di vita immorale e ridicolo non in linea con il buon nome della più alta carica della nazione. Il caso di Ruby, “nipote di Mubarak”, fu solo un esempio della lunga lista di “affari”, incidenti e brutte figure che l’ex-premier collezionò prima delle sue dimissioni dovute all’incapacità di rappresentare il Paese con la credibilità necessaria in sede internazionale.

Ce la farà l’Italia a mettere in ordine i propri conti e ad evitare il fallimento finale?

Le prime mosse del governo Monti sono in linea con l’esigenza di risanare i conti pubblici, ma sono apparse senza fantasia. A pagare sono sempre gli stessi, già massacrati dalle manovre del precedente governo Berlusconi. Eppure si sono create nel Paese nuove vibranti speranze: lo stile sobrio del professor Monti piace e convince, e molti confidano nelle misure “Cresci Italia” che il governo ha in mente di promuovere, pur senza risorse finanziarie, entro questo mese di gennaio.

D’altro canto l’avvento del governo Monti è parso anche una trappola ordita da Berlusconi: è stato come se il padrone di Mediaset avesse pensato quanto segue:
1) i sondaggi mi danno perdente con il PD che ha sorpassato il PDL, meglio quindi evitare le elezioni, piuttosto dò le dimissioni;
2) il nuovo governo Monti avrà l’arduo compito di tassare, prelevare, controllare. Se avrà successo cercherò di far vedere una presunta continuità col mio governo. Se invece dovesse fallire, come credo, gli sparerò contro tutta l’artiglieria del mio apparato politico e mediatico. Dopotutto chi è il prof. Monti che non possiede neanche un ciclostile davanti a me che ho migliaia di uomini piazzati in tutti i centri del potere in Italia, RAI compresa, e possiedo televisioni, radio, banche, giornali, società di calcio e case editrici?
3) Il governo Monti spaccherà la Sinistra. Infatti il PD è caduto nella trappola: pur di liberarsi di me hanno appoggiato Monti. Il giorno delle mie dimissioni molti di loro brindavano perché, come al solito, non hanno capito niente. Monti farà riforme impopolari e il PD perderà la sua base, pezzo a pezzo, già sta succedendo.
4) Certo mi dispiace un po’ per l’atteggiamento della Lega. Erano in caduta libera e ora, grazie all’opposizione, si riprenderanno anche nei sondaggi. Ma tanto li aspetto al varco: senza di me al governo non ci torneranno mai. E poi stanno sempre più antipatici a tutti e so io quanto li ho dovuti sopportare con i loro ricatti. Ma si sa: in "affari" io e loro ci metteremo sempre d’accordo.
5) Devo solo decidere se rimanere in campo o se passare la mano al fido Angelino Alfano, mia creatura e docile strumento nelle mie mani. Fra un anno e mezzo, tra tasse e sacrifici e con l’Euro in crisi, di Monti non vorrà saperne più nessuno e il PDL rivincerà le elezioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Giunta La Spada

5 commenti:

Raimondo Bolletta ha detto...

Il ragionamento è molto lucido e convincente ma ha il difetto di inserire un dubbio fondamentale sulla natura del governo Monti. Questo governo è una chance insperata solo pochi mesi fa che, non solo propone soluzioni serie e speriamo efficaci, ma soprattutto costituisce una rottura fondamentale con la qualità 'antropologica' del personale politico che si è incestito nella nostra realtà nazionale come un cancro sotto il regime mediatico berlusconiano. Non è tempo di distinguo e di aventini alla Di Pietro o alla Vendola o alla CGIL ma è quello della riscossa morale secondo la linea che, con mirabile chiarezza, ci ha delineato il presidente Napolitano. Se tra qualche mese o tra un anno e mezzo la marmaglia berlusconiana riprenderà il potere sarà tutta e solo colpa degli italiani non solo di coloro che sono di destra ma anche di tutti coloro che sentendosi di sinistra o progressisti o più intelligenti o 'più migliori' stanno alla finestra in questo passaggio storico delicatissimo.
Caro Paolo, so che tu non stai alla finestra e sei in prima linea con un occhio al mondo e ci devi aiutare a riflettere, a vedere oltre, a ragionare sul da farsi.

Anonimo ha detto...

Che Berlusconi sia stato pessimo non ci sono dubbi, ma questa "trappola Monti" non l'ha ordita lui.
Il fatto è che sono tutti uguali anche se questi sono più sobri e seri esteriormente.
Tutti uguali: destra, sinistra, centro, sopra e sotto, la trappola sono tutti i nostri politici nessuno escluso.
silvia

Anonimo ha detto...

Ho dei dubbi su quel "fra un anno e mezzo". Se le manovre si riveleranno "the straw that breaks the camel's back" con la recessione - come già pare siano convinti gli investitori/speculatori, chiamateli come volete - Monti non durerà neanche sei mesi..

Niente di trascendentale, anche solo una previsione di un 2% di PIL in meno, basta già a darci il colpo di grazia.

paologls ha detto...

In due giorni centinaia e centinaia di visite del blog e pochi commenti a La Trappola: mi sa che li ritolgo subito i commenti. Anche questo è un vecchio vizio italico, un atteggiamento che danneggia il Paese: "leggo ma non mi espongo, guardo e aspetto, mi lamento ma non ci metto nome e cognome". "Piuttosto guardo dal buco della serratura..." Beh, conferma la tesi della Trappola: se gli italiani non si prendono le proprie responsabilità ci sono poche speranze.

Raimondo B.: non ti ho mai dato del tu, cerco di iniziare oggi. Bello, bellissimo commento il tuo, grazie. Dici cose vere, ma quei pezzi di Sinistra a cui accenni hanno già preso la strada dell'opposizione dopo neanche due mesi di governo Monti. E poi sai quanto è snob certa Sinistra, e quanto sono ondivaghi in Italia i cattolici con la loro coscienza, poi inizieranno i "distinguo", i "tanto non c'è speranza" e tutto finirà nell'ennesima perdita di memoria storica. Spero di sbagliarmi.

ANONIMO: grazie, non condivido: i politici non sono tutti uguali. Dobbiamo conservare la fiducia nel cambiamento del nostro Paese e prenderci la nostra parte di responsabilità.

ANONIMO: grazie. Bello il detto inglese. Sì, forse già tra 6 mesi la crisi economica assedierà il governo Monti, ma più che i tempi adesso interessano i modi.
Paolo GLS

AnnaLisa ha detto...

Oggi, a distanza di un anno e più, questo post non appare solo lucido e brillante, ma un'analisi che doveva essere letta da qualcun altro!!!